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Serradifalco, dopo le miniere dismesse è allarme tumori

Per gli abitanti dell'area aumenta il rischio: almeno 9 decessi su 19 nell'ultimo anno sono dovuti a malattie tumorali e neuro-linfatiche degenerative. I dati da un convegno

CALTANISSETTA. Dal convegno  «Miniere: problema o risorsa» in corso questa mattina a  Serradifalco (Cl) organizzato dalla Camera di Commercio  emergerebbe che per gli abitanti dell'area aumenta il rischio di  ammalarsi di tumore: almeno 9 decessi su 19 nell'ultimo anno a  Serradifalco sono dovuti a malattie tumorali e neuro-linfatiche  degenerative.    Il registro dei tumori ha consentito a «Cittadinanza attiva»  di rilevare che nei «comuni del Vallone» in provincia di  Caltanissetta l'incidenza tumorale nel trienno 2007-2009 ha  registrato 3.278 casi. «Il rischio di contrarre un tumore a  Serradifalco, comune agricolo, -ha denunciato il sindacalista  Salvatore Pasqualetto- è stato accertato pari al 43 per cento  rispetto al 12 per cento di Gela dove ci sono raffinerie ed  industrie. La causa è da ricercare nelle miniere dismesse  divenuti siti di stoccaggio di rifiuti pericolosi se non  radioattivi». Ancora è stato detto che «comuni agricoli come  Montedoro, Mussomeli e San Cataldo per gli uomi; Bompensiere e  Villalba per le donne sono in testa per speciali tipologie di  tumori a livello nazionale». 

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