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Regione, trovati i fondi per 3 mila ex Pip Previsti tagli per teatri e cultura

I tecnici dell’assessorato all’Economia hanno inserito ieri una voce di spesa che porta il budget totale a 36 milioni. Il governo non ha ancora definito la formula con cui continuerà a garantire i finanziamenti. Ancora da decidere quali associazioni culturali salvare del vecchio elenco, la “Tabella H”

PALERMO. Anche gli ex Pip della Trinacria Onlus hanno ottenuto il finanziamento per arrivare fino alla fine dell’anno. I tecnici dell’assessorato all’Economia hanno inserito ieri una voce di spesa che porta il budget totale a 36 milioni. Il tutto viaggia nella bozza di bilancio che verrà depositata all’Ars probabilmente lunedì, appena in tempo per l’inizio del dibattito in commissione previsto per il giorno dopo.
Il governo non ha ancora definito la formula con cui continuerà a garantire i finanziamenti ai 3 mila ex pip: se cioè verrà tenuta in vita la Trinacria Onlus, contestatissima da Crocetta, o se questo personale verrà spostato in un nuovo contenitore con un nuovo contratto anche per evitare il previsto aggravio dei costi fono a 50 milioni. È una delle ultime incognite che verranno svelate solo con il deposito della Finanziaria. Ieri l’assessore Luca Bianchi e i tecnici della Ragioneria generale hanno inserito norme che danno forza di legge ai tagli decisi da Crocetta per dirigenti regionali e capi di gabinetto: il relativo taglio del 20% alle indennità accessorie verrà «calato» nel bilancio con una corrispondente riduzione del capitolo di riferimento. Fra le categorie che dovrebbero soffrire di più ci sarà quella dei teatri e delle istituzioni culturali in genere: ancora da decidere quali associazioni culturali salvare del vecchio elenco chiamato Tabella H. Mentre Salvino Caputo denuncia che «sono stati riservati appena 400 mila euro alle vittime di usura e racket e alla donne vittime di violenza».
Oltre cento milioni dovrebbero perdere gli assessorati alla voce spese di funzionamento. I forestali avranno 230 milioni che basteranno a garantire i livelli occupazionali in vigore fino al 2009: i 26 mila operai perderanno in pratica l’aumento delle giornate decise dal governo Lombardo e mai del tutto applicato.
I tagli veri e propri rispetto a corrispondenti voci dell’anno scorso ammontano a 400 milioni, anche se il resto della manovra è assicurato da un mutuo che si pensava dovesse essere di poco superiore ai 300 milioni e ieri invece veniva indicato in 360 milioni. Altri 500 milioni circa per finanziare il trasporto pubblico su gomma e marittimo verranno garantiti dai fondi Fas nazionali, evitando così al governo di recuperare all’interno del bilancio siciliano queste somme.
Per i precari degli enti locali e le altre categorie che gravitano nella galassia regionale - per cui ieri è arrivato un appello da Nino Sala di Fratelli d’Italia - è stato assicurato il fondo da 290 milioni anche se, come ha ricordato Crocetta, i contratti saranno prorogati solo fino a fine luglio. Le somme che avanzeranno - corrispondenti al periodo agosto-dicembre - verranno accantonate nella speranza che il prossimo governo nazionale accolga la richiesta della Regione di poter prorogare ancora l’impiego degli articolisti. E a questo scopo Crocetta ha dato mandato ai tecnici di iniziare a scrivere un disegno di legge organico che verrà chiamato «pacchetto occupazione» e che prevederà soluzioni da proporre al governo nazionale per uscire dall’impasse: sarà il tema dell’estate.
Finanziaria e bilancio invece andranno in aula a partire dal 22 aprile per essere approvati entro il 30.

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