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Rifiuti a San Cataldo, rientra l’emergenza: quattro mezzi per la raccolta

Resta ancora da risolvere il problema dell’acqua non potabile

SAN CATALDO. Rientra l’emergenza rifiuti a San Cataldo. L’intervento di quattro mezzi, alcuni dei quali presi a noleggio, e una tripla turnazione, hanno consentito all’Ato di riportare alla normalità il servizio. Gli operatori della Geoagriturismo sono riusciti a ripulire tutte le strade cittadine che finalmente hanno un aspetto più decoroso. La riunione che si è tenuta, martedì pomeriggio al Comune, su convocazione del sindaco Franco Raimondi e alla quale era presente il liquidatore Ato Ambiente, Elisa Ingala, è servita principalmente per fare il punto della situazione, ma soprattutto per fissare le date che entro un mese consentiranno di appaltare, attraverso una gara europea ad evidenza pubblica, il nuovo servizio. «Si tratta di una procedura comunitaria – si legge in un comunicato stampa dell’Ato Ambiente - atta a garantire per il futuro il servizio di raccolta, trasporto e spazzamento dei rifiuti con la raccolta differenziata porta a porta. Saranno garantiti tutti i posti di lavoro per complessivi 40 operatori. Per quanto riguarda l'apertura dello sportello Tarsu – continua il comunicato - come indicato dagli avvisi di pagamento che sono stati inviati e trasmessi dal Comune di San Cataldo, è stata garantita l'apertura nei pomeriggi di lunedì, mercoledì e giovedì dalle 15,30 alle 18 con personale ATo Cl1. Da lunedì prossimo, invece, lo sportello si sposta presso il Centro diurno e sarà aperto non solo i pomeriggi, ma anche la mattina dalle 8,30 alle 12,30 con personale comunale. In merito alla rottura continua dei mezzi meccanici in possesso dell'Ato Cl1 e delle pesanti manutenzioni che comune e Ato devono affrontare, oltre al conseguente disservizio, è stata aperta un'indagine interna per verificare eventuali responsabilità o imperizie nell'utilizzo delle macchine». Dunque sembra definitivamente rientrata l’emergenza rifiuti mentre resta ancora quella relativa all’erogazione di acqua non potabile. Per la cittadinanza, infatti, è ancora vietato approvvigionarsi dai propri rubinetti per usi alimentari, visto che da recenti analisi del servizio Igiene e Alimenti dell’Asp sarebbe emersa la presenza di batteri eschierichia coli e coli fecali

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