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Juve fuori dalla Champions, Conte: Bayern più forte

Il tecnico: “E' passata la squadra migliore. Abbiamo incontrato una corazzata, costruita per vincere”

TORINO. Niente impresa, il Bayern vince anche al ritorno e vola in semifinale, la Juve saluta la Champions League. Restano gli applausi di tutto lo stadio che ringrazia i bianconeri per l'avventura europea. "E' passata la squadra migliore, l'ha dimostrato anche oggi - riconosce Antonio Conte -. Abbiamo incontrato una corazzata, costruita per vincere; i tedeschi si sono più rodati, hanno esperienza e qualità, sono forti come squadra e nei singoli, complimenti. Noi abbiamo fatto il possibile, ma anche l'impossibile, tutti hanno dato il 110%. non vedo prospettive nei prossimi anni per una squadra italiana in Champions League".    
Il tecnico applaude comunque la sua squadra. "Ho fatto i complimenti ai ragazzi, che stanno facendo cose straordinarie - rileva - In 18 mesi siamo tornati a vincere lo scudetto e  arrivati ai quarti in Champions è ovvio che a nessuno piace perdere, ma bisogna riconoscere quando si affrontano squadre più forti. Oggi ci siamo svegliati dal sogno sogno, ora pensiamo a centrare il secondo scudetto consecutivo che è un obiettivo reale. La qualificazione era quasi irreale. L'applauso ai ragazzi è riconoscimento più bello".    
Conte analizza il percorso compiuto. "Per noi la Champions era un'opportunità per valutare dove siamo, cosa e quanto manca e quanto tempo ci vorrà per tornare dover eravamo tanti anni fa. L'abbiamo sfruttata nel migliore dei modi, siamo arrivati ai quarti e penso abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Sappiamo che c'é una strada lunga e dura da percorrere, stiamo costruendo. Questo non ci deve spaventare, ma ci deve far tenere i piedi per terra; sento parlare di 'triplete', si parla di dover vincere la Champions, io dico che le vittorie non si inventano. Cosa serve per essere alla pari? Se con due-tre acquisti si pensa di poter vincere la Champions sarebbe riduttivo, anche nei confronti di questi ragazzi. Serve tempo, questo gap non si colma dall'oggi al domani. Se ci sarà la pazienza, bene; altrimenti si rischia di rompere il giocattolo. Per i miracoli ci stiamo attrezzando. Li abbiamo fatti l'anno scorso vincendo il campionato, magari in futuro ci attrezzeremo per farli anche in Champions. E fare di più significherebbe arrivare in semifinale o finale".    
Gigi Buffon è sulla stessa lunghezza d'onda: "Non abbiamo rimpianti perché abbiamo fatto la partita al massimo delle nostre forze attuali, ma purtropo non è bastato. Abbiamo incontato una squadra che sul piano fisico, tecnico, dell' esperienza, della convinzione si è dimotrata superiore a noi. Mi ha impressionato perfino di più questa sera che a Monaco". "Ringrazio la squadra e Conte a nome della società per quanto fatto - sottolinea l'a.d. Beppe Marotta - Il nostro ciclo dirigenziale è iniziato nel maggio 2010 e quindi avremmo  messo la firma per essere a questo punto dopo aver vinto suno scudetto. Per noi è un momento di grande crescita, il gap che c'é nei loro confronti è in generale del calcio italiano che non è più in prima fila come qualche anno fa. Questo è un punto di partenza, abbiamo fatto un lavoro molto rapido nel risalire la china". Il tecnico del Bayern festeggia la qualificazione: "Abbiamo raggiunto le semifinali contro una squadra di altissimo livello - dice Jupp Heynckes -, abbiamo controllato una ventina di minuti, poi nel secondo tempo abbiamo imposto il nostro gioco e nostra classe e vinto".

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