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Juve, doppio Vucinic col Pescara e un altro pezzo di scudetto

I due gol del montenegrino risolvono la pratica contro l'ultima della classe solo nel secondo tempo. Poi il gol di Cascione per gli ospiti. Bianconeri momentaneamente a più 11 sul secondo posto

TORINO. È stata più dura del previsto, ma alla fine la Juventus il suo dovere l'ha fatto. Mirko Vucinic trasforma i fischi in applausi siglando, nel giro di 5 minuti (dal 73' al 78'), una doppietta che stende il Pescara alla settima sconfitta consecutiva e con più di un piede in B, anche se oggi la squadra di Bucchi, che deve ringraziare uno strepitoso Pelizzoli, ha poco da rimproverarsi. È finita 2-1 (di Cascione la rete degli ospiti), la Juve ha meritato la vittoria e nel giorno in cui il Bayern Monaco festeggia il trionfo in Bundesliga, fa altri tre passi in avanti verso il secondo scudetto consecutivo. La testa dei bianconeri non era ai bavaresi, perchè l'interpretazione è stata quella giusta, forse non c'era la «bava alla bocca» che chiedeva Conte, ma la determinazione giusta sì. Niente bucce di banane, dunque, nel confronto tra la prima contro l'ultima, ma anche tra il miglior attacco contro la peggior difesa. La sfida con il Pescara arriva nel momento giusto per una Juve che vuole immediatamente riscattare il ko di Monaco di Baviera e caricarsi con una bella vittoria in vista del ritorno di mercoledì. Un successo servirebbe soprattutto a fare altri tre passi verso uno scudetto che sembra già in cassaforte, mentre dall'altra parte la B è una brutta realtà sempre più concreta. Bucchi, però, ha chiesto ai suoi giocatori di «salvare la dignità» e il Pescara si presenta davanti ai 40 mila dello Juventus Stadium con l'orgoglio di chi non vuole mollare. Nonostante il 4-2-3-1 che prevede Sculli, il gioiellino Quintero e Caprari alle spalle di Sforzini, gli abruzzesi sono molto prudenti anche perchè la Juve non lascia molta scelta. Conte fa un ampio turnover: squalificati Chiellini e Barzagli, solo panchina per Buffon, Marchisio, Pirlo, Matri e Quagliarella. In campo Lichtsteiner e Vidal che salteranno il Bayern, in attacco la coppia Vucinic-Giovinco. Bianconeri subito a spingere, prima provano dalla distanza con Pogba e Vucinic, poi riescono ad allargare la difesa ospite puntando sul lavoro di Asamoah e Lichtsteiner sulle fasce. A mettere in crisi il Pescara sono soprattutto gli inserimenti di Giaccherini, bravo a farsi trovare libero tra le linee e anche pronto alla conclusione. Tra i pali abruzzesi, però, c'è un Pelizzoli in grande forma che già, al 12', dice no a Giaccherini. Si muove bene Giovinco, l'intesa con Vucinic non è una novità, ma il problema è sempre Pelizzoli che non si concede distrazioni e dice no anche a Vidal. La Juve insiste, ma perde Giovinco costretto a uscire in barella dopo uno scontro con Capuano. Forte botta al ginocchio e probabile addio al Bayern. Al suo posto entra Quagliarella che ci mette poco per sfiorare il gol, ma il suo destro viene deviato sul palo da un immenso Pelizzoli che chiude il suo grande primo tempo con l'ennesimo volo sul destro di Giaccherini. Match a senso unico, Storari inoperoso, Pescara che si difende come può, ma che non riesce mai a innescare il talento di Quintero. Anche nella ripresa non cambia il film della partita, Juve che le prova tutte, Delfino che si affida a Pelizzoli, bravo su Quagliarella e due volte graziato da Vucinic che prima liscia una facile conclusione e poi conclude a rete ignorando Giaccherini e Lichtsteiner soli nei pressi dell'area piccola. La sofferenza del popolo bianconero finisce al 27' quando Rizzo trattiene Vidal lanciato a rete, rigore ed espulsione. Sul dischetto Vucinic non sbaglia e la Juve sblocca uno 0-0 che sembrava inchiodato sui guantoni di Pelizzoli. Al 33' il montenegrino si ripete, questa volta con un bel destro a girare. La Juve si rilassa, il Pescara trova un gran gol con Cascione (83'), ma a parte un tiro di Sculli parato da Storari, non succede altro. Adesso la testa va al Bayern, servirà una Juve diversa e più concreta per ribaltare lo 0-2 dell'andata.

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