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Palermo, dal carcere minorile al surf: progetto per ex detenuti

PALERMO. Ha preso il via il progetto sperimentale «Mana Project», un programma di inclusione
sociale incentrato sulla «Surf therapy» per cinque giovani ex detenuti del carcere Malaspina a Palermo tra i 14 e i 21 anni in situazioni di disagio sociale quindi a rischio devianza.
L'iniziativa è promossa dall'associazione sportiva «Isola Surf» di Danilo La Mantia, istruttore e presidente dell'associazione, dall'architetto Paolo Pavone che ha redatto il progetto e con il coordinamento dello psicologo Martino Lo Cascio. Il percorso durerà due mesi e coinvolgerà i ragazzi, in attività due volte a settimana. Il progetto è stato varato senza l'ausilio di finanziamenti pubblici ma grazie all'impegno dei volontari che compongono lo staff di «Isola Surf» e delle
attrezzature (tavole, mute da surf) che la scuola metterà a disposizione. Il programma prevede attività propedeutiche, presso la struttura carceraria, che introducono alla disciplina surf, ne
spiegano i benefici psico-fisici e l'importanza del corretto atteggiamento e cura che bisogna manifestare nei confronti del mare e dell'ambiente circostante. Il corso di surf verrà svolto
in otto incontri nel litorale di Isola delle Femmine al lido «Miramare». Inoltre si svolgeranno attività di sensibilizzazione al rispetto dell'ambiente come la pulizia della spiaggia. Il materiale, raccolto durante le operazioni di pulizia, verrà utilizzato successivamente nell'attività di
eco-laboratorio nelle quale gli operatori dello staff aiuteranno i ragazzi ad assemblarlo e a trasformarlo in altri oggetti, attraverso una attenta rielaborazione progettuale.

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