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Da Napoli in Sicilia arriva il camper contro il pizzo

NAPOLI. La "Primavera antiracket" parte da Napoli e attraverso una staffetta in camper arriverà in Sicilia, fino a Siracusa. L'iniziativa nazionale, che rientra nel Pon Sicurezza, è organizzata dalla Federazione delle associazioni Antiracket e Antiusura Italiana (Fai), coinvolge le regioni del Sud Italia: Campania, Calabria, Puglia e Sicilia ed è stata presentata a Napoli, città «simbolo», come ha spiegato Silvana Fucito, vicepresidente nazionale della Fai, della lotta al pizzo. Per tutti, soprattutto per i ragazzi che erano in piazza, l'invito è a diffondere il messaggio che «il racket è un problema che riguarda tutti, non solo commercianti e imprenditori taglieggiati» e al «consumo critico», a spendere cioè nei negozi che espongono il "bollino" «Addio pizzo». «Voi siete il presente e il futuro - ha detto ai ragazzi il prefetto Elisabetta Belgiorno, commissario straordinario di Governo per la lotta al racket e all'usura - Questa per voi è l'occasione di essere parte attiva nel contrasto a questo fenomeni criminali». «Non dovete rimanere in panchina - ha esortato - Ma scendere in campo». Tano Grasso, presidente onorario del Fai, ha spiegato che l'iniziativa del camper rappresenta «dieci giorni di impegno contro il pizzo», promuovendo anche una staffetta del consumo critico e raccogliendo le adesioni degli imprenditori all'elenco del Consumo critico "Pago chi non paga" dei cittadini consumatori che si impegnano ad acquistare negli esercizi commerciali antiracket. «Quest'anno ricorrono in Campania dieci anni di antiracket - ha sottolineato - Dal 2003 ad oggi sono nate 15 associazioni contro il pizzo, di cui tre nella provincia di Caserta, terra del clan dei casalesi». Il prefetto di Napoli, Francesco Musolino, intervenuto alla presentazione dell'iniziativa, si è detto «sicuro che il viaggio del camper sta fruttuoso». «Ci saranno risultati positivi - ha concluso - per le azioni e le iniziative che le associazioni antiracket portano avanti con passione».

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