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Inter e Juve dimenticate, Gomez e Lodi mettono ko l'Udinese

Il Catania torna a vincere in casa contro la squadra Guidolin. Successo netto con la doppietta del Papu e la rete del regista rossazzurro. Il gol di Muriel per gli ospiti serve solo alle statistiche

CATANIA. Habemus Papu. Alejandro Gomez, chi se non lui. Nella settimana dell'elezione del primo pontefice argentino della storia non poteva che essere l'attaccante rossazzurro l'uomo della provvidenza per il Catania. Come soprannome, provenienza e trascorsi nel San Lorenzo (la squadra per cui tifa Papa Bergoglio) impongono, Gomez mette la firma sull'uno-due che fa crollare la resistenza dell'Udinese e tiene agganciati gli etnei al treno per l'Europa League. In una sfida in cui il pareggio non sarebbe servito a nessuno, è la formazione di Maran a centrare la vittoria necessaria per non perdere contatto dalle posizioni di alta classifica. A Izco e soci servono però 45 minuti pieni per decollare. Costretto da ben otto assenze a schierare una formazione del tutto inedita, Guidolin cerca di ovviare all'emergenza con un undici giovanissimo che, dalla metà campo in su, ha nel ventiduenne Badu l'elemento più anziano. I friulani propongono un 3-4-2-1 in cui Pereyra e Merkel vanno a turno a sostenere l'unica punta Muriel e riescono a imbrigliare la manovra catanese. I padroni di casa non trovano spazi e patiscono l'assenza di un centravanti di ruolo. Bergessio, acciaccato, prende posto in panchina e nel 4-2-3-1 di Maran tocca a Gomez sacrificarsi e fare da primo riferimento offensivo. I tentativi di Legrottaglie, Barrientos e Castro da una parte e di Danilo, Merkel (due volte) e Faraoni dall'altra non creano problemi a Brkic e Andujar. Per far saltare il banco serve un'intuizione. La giocata buona arriva in apertura di ripresa, quando una pregevole verticalizzazione di Barrientos trova mal piazzata la difesa friulana consentendo a Gomez e Castro di duettare sullo stretto e al Papu di battere Brkic con un facile destro ravvicinato. Lo svantaggio costringe l'Udinese a cambiare spartito, ma i friulani, privi, tra gli altri, del bomber Di Natale, nel tentativo di riequilibrare il risultato finiscono col prestare il fianco alle accelerazioni degli etnei, che trovando maggiori spazi possono esaltare le proprie qualità tecniche. Il 2-0 dei rossazzurri, passati intanto al 4-3-3 con l'arretramento di Izco in mediana, nasce proprio così: Castro salta netto Angella e serve Barrientos, il cui cross bel calibrato va solo spinto in rete da Gomez. A chiudere definitivamente i conti è Lodi, che come all'andata castiga i bianconeri su punizione: il suo calcio piazzato, corretto da una deviazione di Muriel in barriera, coglie impreparato Brkic e vale il tris etneo. Una scontro tra Bellusci e Marchese spiana la strada a Muriel, autore di un preciso diagonale per il 3-1, ma la partita è segnata. Il Catania vince, si porta momentaneamente al settimo posto e continua a inseguire il sogno europeo.

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