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L’Ultima Cena da restaurare: benefattore si offre di pagarlo

Il costo previsto è di 53 mila euro, ad effettuarlo sarà la milanese Elena Vetere

CALTANISSETTA. Un benefattore - rigorosamente anonimo - finanzierà il restauro dell'Ultima Cena dei Biangardi. Uno sponsor privato si sostituirà all'ente pubblico mettendo sul piatto della bilancia una somma decisamente rilevante per i tempi di crisi in cui viviamo. Saltando un po' tutte le procedure un gruppo di privati capeggiato dal giovane storico Alessandro Barrafranca appassionato come pochi delle Vare indiscusse e ammiratissime protagoniste del giovedì santo, è riuscito ad approntare un progetto che ha già ottenuto il via libera dalla nona unità operativa della Soprintendenza guidata dall'architetto Sergio Macaluso. Ad affiancare Barrafranca nell'inedita iniziativa Eugenio Di Fresco (responsabile commerciale del progetto), il presidente dei panificatori Michele Palmeri e la restauratrice milanese Elena Vetere che ha già avviato, cun successo, analogo esperimento su uno dei diciannove Misteri di Trapani. Saranno tutti presenti all'incontro di stamattina (ore 11,30) alla parrocchia San Pio X dove verranno spiegate anche contributi filmati le tecniche d'intervento in una Vara che andrà in laboratorio a distanza di quindici anni dall'ultimo restauro da molti aspramente criticato. L'intera operazione costerà 53mila euro e nessun aggravio per la Regione che detiene, con la Soprintendenza, la tutela di questione e alla quale, ovviamente, spetterà l'alta sorveglianza quando dopo Pasqua inizieranno le operazioni di un restauro destinato – secondo i promotori - a restituire all'antico splendore il mastodontico. Si dovranno ricreare le coloriture originarie e gli cosiddetti "chiaro oscuro" e, inoltre si dovrà puntellare qualche spezzone di baiardo. Interessate all'intervento anche alcune statue. La Cena dei panificatori realizzata nel 1885 da Francesco e Vincenzo Biangardi alla sua prima apparizione oltre un secolo fa fece scalpore. Grandissima e soprattutto pesantissima da rendere difficoltoso anche il trasporto. Dopo qualche anno il baldacchino che lo sormontava fu smontato proprio facilitare il compito di chi la trasportava nella processione del giovedì santo. Come tutti i gruppi sacri è stato sottoposto a restauro nell'epoca in cui l'amministrazione comunale era guidata dal sindaco Giuseppe Mancuso. Dei restauri effettuati all'epoca solo pochi hanno superato l'esame degli esperti perchè dopo la Cena sicuramente altre Vare dovranno entrare in laboratorio, finanziamenti permettendo.

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