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Perugia, tragedia alla Regione: uccide due impiegate e si toglie la vita

Margherita Peccati e Daniela Crispolti sono state uccise da Andrea Zampi che si è poi suicidato. In diversi hanno sentito gli spari e si sono accorti di quanto stava accadendo e così fuori dal grande edificio di recente costruzione che a Perugia ospita diversi assessorati della Regione Umbria

PERUGIA. In diversi hanno sentito gli spari e si sono accorti di quanto stava accadendo e così fuori dal grande edificio di recente costruzione che a Perugia ospita diversi assessorati della Regione Umbria i volti sono tesi. Segnati da qualche lacrima. Quasi nessuno ha voglia di parlare dell'omicidio di due di loro, Margherita Peccati e Daniela Crispolti uccise da Andrea Zampi che si è poi suicidato. «Io stavo al terzo piano e ad un certo punto ho sentito le urla dei miei colleghi che dal quarto si fiondavano nei nostri uffici» racconta uno degli impiegati. «Alcuni si sono barricati nelle loro stanze - aggiunge -, mentre quel pazzo urlava frasi sconnesse e diceva di essere Dio. Era già venuto altre volte, voleva risolvere i problemi urlando». «Hanno sparato a due nostre colleghe...», singhiozza un'altra dipendente della Regione. Nessuno vuole però che si scriva il suo nome. «Le colleghe stavano in sala riunioni - dice un altro impiegato -, non c'entravano niente... Non si può vivere in queste condizioni». «Stavo lavorando - aggiunge un altro - e ho sentito degli spari. Pensavo fossero petardi. Perchè gli spari veri si sentono solo alla televisione. Quindi ho chiamato il 112». Di «persone molto affabili e carine» parla una loro collega. Poco distante un altro dei dipendenti della Regione dice che «è un momento di grave lutto». «Qui - prosegue - la sicurezza è difficile da gestire perchè a differenza di altri uffici regionali non ci sono metal-detector». Una dipendente è invece al telefono. Al suo interlocutore sottolinea che «è un casino, la gente è esasperata». «Poi - aggiunge -, con tutta la pubblicità che fanno sul pubblico impiego e i fannulloni che rubano lo stipendio... con questa crisi che c'è in giro...». Dal grande palazzo con gli infissi verniciati di verde gli impiegati escono per il normale fine turno. Vanno però via in silenzio, quasi infastiditi da telecamere e giornalisti. Arrivano le istituzioni, il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, il prefetto Vincenzo Cardellicchio e la presidente della Regione Catiuscia Marini, che ha lasciato in tutta fretta la direzione del Pd a Roma. È tesa, commossa. «Sconvolta e sgomenta» dice per l'omicidio di due «donne esemplari che erano al servizio della comunità» ma sono state «uccise da una assurda follia».

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