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Da riscoprire margherite e zagara regina, no alle azalee

PALERMO. Il direttore dell’Orto Botanico di Palermo, Francesco Maria Raimondo avverte: «È necessario avere un minimo di competenze per mantenere in salute il giardino di casa». Per questo magari, quando si acquista una pianta è necessario chiedere al negoziante di quanta acqua e luce ha bisogno per star bene, ad esempio. Perché ogni pianta è diversa e così il rischio di sbagliare diventa minimo. «Le piante capaci di resistere più tempo nei nostri spazi all’aperto sono i piccoli arbusti legnosi. Nello specifico per i meno esperti del settore - continua il professor Raimondo - quelli che alla base sono legnose ma che hanno le sommità erbacee. Così in inverno le foglie cadranno o seccheranno ma la pianta continuerà a vivere». Alcuni esempi sono le gardenie, le ortensie, le peonie che necessitano però di terricci acidi per crescere in forza e durare nel tempo. Bocciate le azalee. «Molto belle ma non si adattano al nostro clima e rischiano di durare pochi giorni - continua Raimondo - non sopportano le temperature miti della Sicilia». Ci sono anche piante che non vanno di moda ma si adatterebbero perfettamente a giardini e terrazzi. Sarebbe importante ritornare a cercare le zinie, le margherite e la zagara regina - conclude il direttore dell’Orto Botanico - continuano ad essere in vendita nei vivai ma non si capisce il motivo per cui non vengano più acquistate molto spesso» Sa. Ra.

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