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"Difetto di notifica", Comune condannato al risarcimento

Tutti sapevano della variazione di residenza dell’automobilista multata tranne il Comune che adesso dovrà versare 200 euro di spese legali

CALTANISSETTA. Tutti sapevano della variazione di residenza dell’automobilista multata tranne il Comune che, quel cambio, lo aveva accertato, certificato e comunicato a tanti altri enti. Ma per una multa, ostinatamente, ha continuato a usare il vecchio indirizzo della destinataria. L’amministrazione comunale dovrà adesso risarcire pure le spese legali alla ricorrente.

E quattro anni e mezzo dopo – i fatti sono racchiusi tra la primavera e l’estate del 2008 - quella cartella emessa dalla Serit per una multa dei vigili urbani non pagata, riporta ancora il vecchio indirizzo. Una vicenda che sa di paradossale e che, alla fine, ha indotto il giudice ad annullare multa e cartella di pagamento, intimando peraltro al Comune di versare 200 euro di spese legali in favore della ricorrente. E così, quello che per le casse di palazzo del Carmine si sarebbe dovuto tradurre ben quattro anni e mezzo fa in un introito, adesso s’è addirittura tramutato in una spesa. E passando, peraltro, per un procedimento che s’è celebrato al cospetto del giudice di pace Francesco Timpanelli, il quale, alla fine ha dato ragione alla ricorrente e alla tesi difensiva sostenuta dall’avvocato Matteo Guarino. La singolare vicenda è legata a una comunissima contravvenzione per violazione al codice della strada datata 6 maggio 2008. Quel verbale sarebbe stato notificato il 5 agosto successivo, ma al vecchio indirizzo della donna che, però, aveva cambiato residenza. Già dal 31 marzo precedente. Ma quella multa, chissà perché, è stata recapitata alla precedente residenza.

L’aspetto curioso è che lo stesso Comune aveva già comunicato la variazione d’indirizzo alla direzione generale di Roma della motorizzazione civile. E già a fine primavera la donna aveva ricevuto i tagliandi con il nuovo recapito da varie amministrazioni, a cominciare dal ministero dei Trasporti per la patente di guida, il Pra per il libretto di circolazione dell'auto e – aspetto ancor più singolare - ha pure ricevuto la tessera elettorale dagli uffici di palazzo del Carmine. Tutto tranne quella multa della polizia municipale… che aveva accertato e comunicato il nuovo indirizzo a più enti, ma s’è scordata di utilizzarlo per quel verbale che, adesso, sull’onda del pronunciamento del giudice, s’è tradotto in un esborso per il Comune.

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