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Palermo, incapacità e malasorte

Se all'incapacità aggiungiamo la malasorte, per il Palermo restare in serie A sarà difficilissimo.  Contro il Genoa l'ennesima conferma dei limiti di una squadra costruita male e aggiustata alla meno peggio. Però quel tiro di Boselli a due passi da Frey, che colpisce il portiere, sembra un segno del destino.
Malesani ha fatto la sua parte: ha schierato Miccoli prima punta limitando il capitano e favorendo la difesa avversaria. Quanti palloni inutili nel mucchio senza un vero e proprio riferimento.
Ha insistito troppo su Fabbrini, decisamente innamorato di se stesso e nemico della concretezza, che è quella che serve. Ma soprattutto ha confermato un centrocampo tremendamente piatto ed incapace di avere una sola buona idea.
Il problema di fondo però resta l'incapacità di questa squadra che al di là delle buone intenzioni dei protagonisti, non sa vincere.
Che delusione Aronica: ha lasciato la squadra in 10 nel momento decisivo, inutile ed eccessivo il suo intervento su Borriello. Conferma invece le sue qualità Sorrentino, che dà sicurezza al reparto difensivo, dove Munoz e Von Bergen sembrano aver trovato un'altra dimensione, a conferma dei danni che ha fatto la scelta di affidarsi ad un portiere come Ujkani.
Ritornando al centrocampo ci chiediamo: ma Faurlin è proprio impossibile provare ad inserirlo nel circuito delle alternative ? Dopo l'esonero di Gasperini, che lo aveva lanciato, non si è più visto. Come resta un grande mistero l'inutilizzo di Nicolas Viola, dipinto come un regista dai piedi buoni. E se il modulo tattico dei due precedenti allenatori non lo consentiva, perchè adesso che si gioca a tre a centrocampo non è possibile ?
Vogliamo insistere e chiudere sulla necessità di schierare Boselli punta centrale: anche se sembra non avere la stoffa del cecchino, è uno che dà molto fastidio alle difese con il suo movimento, di cui potrebbero approfittare Miccoli e compagni.

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