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Serradifalco, precari: "armistizio" fino a venerdì

Pace con i sindacati, ma ora i lavoratori a tempo determinato aspettano risposte dal sindaco Dacquì sul processo di stabilizzazione

SERRADIFALCO. I lavoratori precari del municipio fanno pace con i sindacati, ma dichiarano la tregua armata con l'amministrazione comunale. Quest'ultima, nel caso in cui venerdì non dovessero giungere risposte o anche non siano ritenute soddisfacenti, sarebbe sospesa già dal successivo lunedì. Quando i lavoratori svolgerebbero un sit-in di protesta davanti al palazzo municipale.

Il tutto è stato deciso ieri mattina, nel corso dell'assemblea convocata dal sindaco Giuseppe Maria Dacquì per discutere della stabilizzazione della trentina, in tutto, di dipendenti a tempo determinato, suddivisi tra chi è in servizio al Comune e chi, invece, comandato negli Ato rifiuti e idrico. Dopo ore di confronto, tra le tre diverse figure che si sono contrapposte, è stato deciso di «confermare lo stato di agitazione sino al prossimo venerdì». «Giorno entro il quale - dichiara a fine seduta il presidente della rsu aziendale Gaetano Garofalo - l'amministrazione comunale definirà un piano di fuoriuscita». Secondo il sindacalista, il sindaco - al quale ha «riconosciuto massima disponibilità» - nel frattempo «vuole verificare la sussistenza di tutti i parametri, prima di approvarlo». «Per presentare un piano di fuoriuscita - ha però precisato il primo cittadino - occorre prima verificare l'ammontare della spesa per il personale».

Motivo per cui, il sindaco ha sollecitato «l'area finanziaria a verificare se tale voce incide o no per meno del 50% sulla spesa corrente. Per essere adottato, il piano di fuoriuscita, che l'amministrazione comunale auspica, deve avere tutti i crismi previsti dalla legge, la quale fissa dei paletti ben determinati. E anche se l'iter per la stabilizzazione potrà essere avviato, l'ultima parola comunque spetterà alla Regione». A non volersi esprimere è invece Pietro Spina, il portavoce della ventina di precari che per protesta avevano restituito le tessere ai sindacati. «Abbiamo concesso un po' di tempo al sindaco - si limita a dire -. Venerdì decideremo cosa fare già dall'indomani. Siamo pronti a qualsiasi forma di protesta».
Che Peppe Barone, della Cisl, anticipa già con un'assemblea sit-in da svolgere davanti al Comune lunedì mattina. Ovviamente, «se l'amministrazione comunale non manterrà l'impegno di definire entro venerdì non soltanto i conteggi ma tutti gli atti utili all'avvio dell'iter di stabilizzazione dei lavoratori precari». Impegno sul quale Barone precisa di «avere ricompattato il fronte sindacale, segreterie provinciali comprese».

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