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Grafica e detti siculi, ecco il marchio che piace ai turisti

PALERMO. Sul sito internet il carrello della spesa dello shopping online è un carretto siciliano e nei negozi gli espositori sono cassette della frutta. «Siculamente» è tipico che più tipico di così non si può. Nato nel 2005 a Ragusa da Vincenzo Cubisino, Corrado Di Filippa e Giovanni Salvaggio con magliette dalla grafica accattivante a sfondo siculo, si è evoluto in una catena di «corner» e «putie» in zone commerciali e turistiche, tra cui Ortigia a Siracusa, Ragusa Ibla, Taormina, Lampedusa, a Catania nei pressi della via Etnea, alla Athena Gallery di Messina e, a Palermo, in zona porto al Politeama pronto ad accogliere i turisti scesi dalle navi da crociera. «Cu nasci tunnu nun po moriri quadratu», «Bedda u spaddamu stu russettu?!», «Levici manu», «Ogni lassata è pessa» sono solo alcuni degli slogan. C’è spazio anche per la polemica politica con «Ne è passata di gente senza ponte» e l’attualità di «Nun sia Maya» con un totem che fa gli scongiuri. «Vendiamo abbigliamento giovanile disimpegnato e gadget – spiega Pietro Adragana, titolare con Roberto Indovina di Siculamente a Palermo - con proverbi tipici. Per scelta non veicoliamo luoghi comuni a sfondo mafioso. Di idee da sfruttare sulla sicilianità ce ne sono tante altre». I costi vanno dalle 20 alle 50 euro. A Palermo vanno forte: «U malu tiempu un po durari tutto u tiempu» e «A un curnutu un curnutu e mienzu». MI. AV.

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