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Ambiente, stop a incarichi e consulenze senza il ricorso a bandi pubblici

Lo stabilisce una circolare del dirigente generale del dipartimento Ambiente, Giovanni Arnone, in carica sino a ieri: "Non possono essere ritenuti conformi incarichi affidati senza nessuna pubblicità, concorrenza e trasparenza", si legge nel documento

PALERMO. Stop a incarichi e consulenze senza procedura negoziata o bandi pubblici nell'ambito di progetti finanziati con risorse comunitarie. E se gli enti beneficiari dei fondi Ue hanno distribuito incarichi senza rispettare la norma non dovranno pagare i corrispettivi utilizzando le risorse comunitarie e se lo hanno già fatto devono restituire le somme. A stabilirlo è una circolare firmata da Giovanni Arnone, nella qualità di dirigente generale del dipartimento Ambiente, incarico ricoperto fino a ieri. La circolare, che riguarda la misura 2.3.1A del Po Fesr 2007-2013 per un totale di circa 140 milioni di euro, chiarisce che «gli incarichi affidati a qualunque titolo, dalla progettazione alla esecuzione dei lavori, compreso le consulenze geologiche, geotecniche, collaudi, devono discendere sempre da una procedura negoziata o da bandi ad evidenza pubblica, secondo quanto previsto dalla legislazione vigente». Dunque «non possono essere ritenuti conformi incarichi affidati senza nessuna pubblicità, concorrenza e trasparenza». La procedura negoziata è prevista per gli incarichi fino a 100 mila euro, per quelli compresi tra 100 e 200 mila euro si deve procedere con bando a evidenza pubblica a carattere nazionale, mentre per quelli superiori a 200 mila euro deve essere previsto il bando a evidenza pubblica a carattere europeo. La circolare raccomanda gli enti che hanno dato incarichi in difformità a quanto previsto «di non effettuare alcun pagamento, sulle somme a valere sui fondi comunitari». E «per quelli che già abbiano effettuato pagamenti in difformità, si procederà al recupero delle somme già erogate, poichè non ritenute ammissibili, in termini di rendicontazione e di certificazione dagli organi di controllo della spesa dei fondi comunitari».    Gli enti inoltre «sono obbligati a trasmettere al Dipartimento tutti gli atti riguardanti ogni gara effettuata, dal bando fino all'affidamento dell'incarico».

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