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San Cataldo, protestano le piccole compagnie: «Il Marconi trasformato in deposito»

A sollevare il caso è l’associazione «Real San Cataldo». Dell’Omini chiede al Comune una verifica immediata

SAN CATALDO. Il teatro "Marconi" usato come un deposito attrezzi. Di questo si lamenta, Massimo Dell'Omini, presidente dell'associazione "Real San Cataldo", il quale chiede spiegazioni sulla presenza di un impianto scenografico da circa cinque mesi, in uno dei magazzini presenti nel piano inferiore della struttura. "Ancora una volta il nostro prestigioso teatro è vittima di una gestione "arruffona" - dice Dell'Omini – da quando è terminata la concessione alla Pro Loco, la struttura è diventata, "terra di nessuno". Per quanto riguarda le associazioni locali che ne richiedono l'uso per mettere su degli spettacoli vengono richieste delle cifre ben precise, mentre per altre non precisate associazioni che provengono da fuori, il teatro, si trasforma in attrezzeria teatrale, ospitando un articolato ed ingombrante impianto scenografico, che certamente non si trova lì per caso e neanche è stato dimenticato. Ancora una volta, si usano due pesi e due misure, le associzioni teatrali locali devono giustamente pagare il deposito cauzionale, l'assicurazione e svariati altri balzelli, mentre altre non precisate associazioni possono permettersi il "lusso", di parcheggiare al teatro le loro attrezzature. Risulta da diverse testimonianze inoltre - prosegue Dell'Omini - che estranei avrebbero a disposizione le chiavi dei locali sottostanti il teatro. Chiavi che oltre a permettere l'ingresso al "famigerato" magazzino, permettono l'ingresso in ogni parte del teatro. Tale "anomalia" rende perfettamente inutili i canoni di sicurezza previsti dalla delibera di giunta, che prevede una cauzione per eventuali danni o ammanchi alla struttura. Chiedo all'assessore, Giuseppe Anzalone, di vigilare su queste stranezze, che di certo non rendono onore alla nostra cittadina ed al nostro teatro - conclude il tresidente della Real San Cataldo - la gestione a dir poco approssimativa del "Marconi", penalizza le numerose associazioni e compagnie teatrali sancataldesi, che da tempo chiedono i locali per allestire degli spettacoli trovando davanti a loro un "muro" di burocrazia".

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