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Acqua non pagata da 2.000 utenti: campagna di tagli contro i morosi

La società di distribuzione ha deciso di procedere, in casi estremi, alla disattivazione della rete

CALTANISSETTA. Caccia ai morosi che non pagano il tributo idrico da almeno tre anni. Caltaqua ha avviato la campagna dei tagli con media di cinquanta disattivazioni di contatori al giorno nel tentativo estremo di recuperare somme in grado di poter dare un po' di ossigeno alle casse della società spagnola. Nel capoluogo quasi il dieci per cento dell'utenza complessiva (poco più di ventunomila) dimentica di onorare le bollette che arrivano a cadenza trimestrale l'ultima delle quali con la maggiorazione del sette per cento. E non si tratta di utenze singole ma, come si sta scoprendo, di interi condomini. Grossi stabili anche della zona di cosiddetta nuova espansione dove gli amministratori spesso incontrano difficoltà per reperire le somme dovute a Caltaqua. La campagna tagli è partita dopo che la società, come vuole la prassi, ha inviato i necessari solleciti invitando gli interessati a regolarizzare posizioni attuali e progressi. Solleciti caduti, nella gran parte dei casi, sistematicamente nel vuoto. L'operazione procede ma Caltaqua va scoprendo frodi di ogni genere. Sigilli apposti a contatori nel corso di controlli ordinari vengono rimossi e in quel caso, come sta avvenendo, le squadre sono costrette a procedere al distacco direttamente dalla rete. Oppure ancora stanno venendo a galla allacci alla rete, ovviamente abusivi, in zone di campagna. Fenomeni certamente non nuovi e qualcuno sta rischiando denunce penali. Particolarmente onerose le spese di riallaccio che variano, a seconda i casi, da 300 euro fino ad un massimo di 600 euro. I tagli procedono speditamente e chiaramente l'operazione ha messo improvvisamente le ali ai piedi dei morosi che stanno in questi giorni affollando gli uffici di corso Vittorio Emanuele per mettersi in regola ma soprattutto per ottenere la rateizzazione del debito. Caltaqua conta di recuperare quindici milioni di euro da questa campagna avviata a tappeto non solo nel capoluogo ma anche in altri grossi centro del nisseno (Gela in testa) dove le punte di evasione superano abbondantemente il dieci per cento. L'azione di contrasto alla diffusa morosità doveva, secondo una tabella, scattare già prima di Natale ma motivi di opportunità legati al particolare periodo avevano indotto i dirigenti della società a differirla al nuovo anno cosa che sta puntualmente avvenendo sia nel centro abitato che nelle zone di campagne dove - come si prevedeva - vanno emergendo sempre più casi di abusivismo con la realizzazione di rudimentali allacci alla rete principale dei quali i beneficiari sono soggetti sconosciuti ai ruoli di Caltaqua. Fenomeno duro a tramontare.

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