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In centro si torna a circolare

Riapre un tratto di via Re d’Italia che consentirà agli automobilisti di evitare lunghi e tortuosi giri per raggiungere corso Umberto

CALTANISSETTA. Nuova rivoluzione nel transito autoveicolare in centro storico. I pesantissimi disagi sofferti dagli utenti e dai commercianti per la prolungata chiusura di via Re d’Italia volgono al termine. A partire da dopodomani infatti sarà riaperto il tratto di via Re d’Italia fino a via Marrocco, da lì gli automobilisti potranno imboccare via Palazzo Paternò, via Auristuto e immettersi sul corso Umberto da dove potranno percorrere il tratto di corsia tra il Collegio e Santa Lucia. Confermata invece l’isola pedonale tra piazza Garibaldi e via Auristuto dove il traffico veicolare al momento resta bandito. Si restituisce dunque, anche se parzialmente, via Re D’Italia ormai chiusa al transito da giorni. Naturalmente però il nuovo itinerario riguarderà solo i mezzi leggeri mentre autobus e autocarri dovranno continuare ad allungare da via Redentore. Dunque un po’ di respiro soprattutto per i commercianti che in questi ultimi mesi hanno visto ridotta l’affluenza di clienti impossibilitati a raggiungere i negozi, in particolare quelli situati nel tratto di corso Umberto che va dal Colleggio fino a Santa Lucia. I lavori per il progetto della “Grande Piazza” sono partiti l’8 giugno. La prima tranche, portata avanti a tamburo battente, ha consentito di completare il tratto di corso Umberto, oggi isola pedonale, con due mesi di anticipo rispetto alla tabella di marcia che prevedeva l’ultimazione entro il 31 gennaio 2013. I veri disagi per l’utenza sono però iniziati la prima decade di gennaio quando impresa e amministrazione hanno deciso di completare l’intervento in corso Umberto nel tratto compreso tra via Auristuto e il Collegio. Questa decisione ha provocato da quindici giorni a questa parte l’interdizione al transito veicolare di via Re d’Italia, proteste dei commercianti che in questi giorni hanno anche raccolto le firme per accelerare i tempi per la riapertura di corso Umberto e gli stessi residenti costretti a giri tortuosi per raggiungere le proprie abitazioni. C’è da dire che il maltempo diverse volte ha fermato gli operai impossibilitati a proseguire tra pioggia e fango. Per il progetto della “Grande Piazza”, che fu varato dalla giunta Messana che a tal proposito aveva bandito un concorso di idee, e che già si è completato nei lotti che riguardavano piazza Garibaldi e corso Umberto (ma solo in parte) manca solo la rimodulazione della salita Matteotti che prevede per altro la trasformazione dell’ex rifugio sotterraneo in un Museo e l’abbattimento di uno stabile a pochi metri dallo storico palazzo Moncada e il conseguente ampliamento di via Largo Barile. La trasformazione del centro storico in questi mesi ha diviso l’opinione pubblica e suscitato pareri contrastanti tra i commercianti che per altro sono ancora in attesa delle autorizzazioni per potere posizionare speciali gazebo i cosiddetti “giardini di inverno” che senza dubbio attirerebbero gente in centro e darebbero anche ossigeno ad un commercio ormai in forte crisi. Di certo la piazza manca ancora di qualche arredo, piante, fioriere, panchine e organizzazione di eventi e mostre. Per il momento passare le serate in corso Umberto non è sicuramente “nelle corde” dei nisseni visto che quotidianamente a partire dalle 19 non si vede quasi più anima viva. Forse il potenziamento dell’illuminazione potrebbe essere un inizio per rendere il centro più vivace e anche vivibile.

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