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Niscemi, scuole nel mirino dei vandali: volontari in campo per evitare altri raid

Arrivano i primi presidi negli istituti, piantata una tenda alla «Don Bosco». «Emergenza che va affrontata subito»

NISCEMI. Contro le scuole sfregiate dai vandali scende in campo la parte sana della società con diverse iniziative volte alla tutela del patrimonio didattico e all'educazione alla legalità degli stessi alunni. Già il «cittadino qualunque» Giuseppe Maida e i volontari della Prociv-Anpas, diretti da Rosario Ristagno, si sono messi all'opera. Ma altri significativi interventi sono annunciati dall'associazione «L'Aquilone» e dai Rangers International. Maida e Ristagno da domenica sera hanno allestito una tenda da campo all'interno della scuola elementare e dell'infanzia «Don Bosco» del primo Circolo didattico, il cui edificio recentemente ha subito due raid vandalici con asportazione di materiale didattico e danneggiamenti vari. Il presidio, intitolato «La scuola è la nostra casa», non ha scopo soltanto di sorvegliare di notte una struttura a rischio ma anche quello di attirare i ragazzi del quartiere, diretti fruitori dell'offerta formativa del plesso, per sensibilizzarli alla cultura della legalità e del rispetto del bene comune. «La nostra - spiegano Maida e Ristagno - è un'azione educativa e non repressiva».
Al presidio della «Don Bosco», che rimane attivo sin dalle ore 16 di ogni giorno, i bambini del quartiere accorrono a frotte. Lì si divertono con attività di animazione, apprendendo anche nozioni utili alla vita, quali montare e smontare le tende e i rudimenti del primo soccorso. «La nostra iniziativa - puntualizza Maida - è il prosieguo di un progetto avviato tre anni fa per affrontare l'emergenza educativa dei nostri giovani che ha avuto il suo culmine nella terribile fine toccata alla povera Lorena Cultraro». Attività di prevenzione, di vigilanza e di formazione degli alunni a una cittadinanza attiva e responsabile sono state programmate dai Rangers e dall'«Aquilone». Luciano Meli, capo delegazione Rangers dichiara: «Gli atti di sfregio alle istituzioni colpiscono la città e non possono tenere sotto scacco la popolazione scolastica. La vandalizzazione di una scuola rappresenta il disconoscimento dei valori socialmente condivisi di una società civile. Vanno predisposti piani di monitoraggio del territorio e la tutela dei siti sensibili». Assieme alla vigilanza delle scuole si stanno approntando iniziative di formazione da parte dell'«Aquilone», che ha in cantiere i progetti «Un giorno da poliziotto» (con visite al commissariato di polizia, in collaborazione con il dirigente Gabriele Presti) e «Un giorno da amministratore» (con visita al Comune e incontri con l'assessore alla Legalità, Fabio Bennici).  

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