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Boselli: "Non sono il salvatore della patria"

Ecco il nuovo attaccante del Palermo, presentato oggi a Boccadifalco. "Ho bisogno che la squadra crei occasioni, poi io spero di sfruttare più possibile i palloni sotto porta"

PALERMO. Sa che il suo ruolo è delicato. Pietro Lo Monaco lo ha scelto per curare il mal di gol del Palermo. Mauro Boselli vuole fare meglio della sua precedente esperienza in Italia al Genoa nel 2011, dove, come egli stesso racconta, è stata una lesione muscolare appena arrivato a fermarlo e a non farlo esplodere del tutto, lasciando comunque il segno con quel famoso gol nel derby che di fatto condannò la Sampdoria alla Serie B. "Mi rendo conto che ci si aspetta molto da me perché il mi compito è fare gol. Ma non mi sento il salvatore della patria, si vince e si perde tutti insieme. L’importante per me è che la squadra crei occasioni, poi io cercherò di sfruttare al massimo tutte le palle che capiteranno sotto porta. Il Palermo non è in un'ottima posizione, ma è una società così che non può stare dove si trova al momento. Non guardo, però, alla classifica ma a quello che Palermo rappresenta. E poi ho scelto di tornare in Italia, perché è il campionato che più si addice alle mie caratteristiche".
La punta argentina ha raccontato, inoltre, durante la sua presentazione, che ha detto subito sì al Palermo. "Col Palermo è andato tutto molto in fretta. Non mi andava più di giocare poco in Inghilterra col Wigan e così ho accettato subito appena Lo Monaco si è fatto avanti. E spero che il numero 17 che ho scelto continui a darmi fortuna come è successo in Argentina dove con l'Estudiantes ho vinto la Libertadores, segnando anche tanti gol". Il 17 qui in Italia da molti è considerato un numero sfortunato. Ma a Palermo non gli si chiede di alzare al momento nessun trofeo. Basterebbe che i suoi gol portassero il Palermo alla salvezza.

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