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Furti in casa, escalation inarrestabile

Nel «mirino» ci sono appartamenti, villette, abitazioni rurali, ma anche esercizi commerciali e diverse aziende

CALTANISSETTA. Oramai sembra un’ondata inarrestabile. Dal nord al sud della provincia, da Caltanissetta a Gela il fenomeno dei furti non accenna a placarsi. Due-tre al giorno, sono quelli che si verificano quotidianamente nelle rispettive città. Nel mirino finiscono appartamenti e villette, case rurali, esercizi commerciali e aziende. Un fenomeno che non accenna a placarsi mentre quello che è cambiato è il “modus operandi”. I ladri – nella maggior parte dei casi - non entrano più dalle finestre ma direttamente dalle porte d’ingresso, utilizzano arnesi di ultima generazione o molto più semplicemente con delle chiavi adulterine, com’è è successo negli ultimi tre casi verificatisi proprio a Caltanissetta: uno in via Malta (bottino monili in oro e altri oggetti) gli altri due in uno stabile di via Carnevale dove sono state violate due porte blindate verosimilmente con il famigerato "chiavistello bulgaro". In entrambi i casi sono stati asportati oggetti in oro, e poi un computer oltre ad una fotocamera. Uno dei proprietari per far rientro a casa ha dovuto chiedere l'intervento dei vigili del fuoco. Ad effettuare i rilievi, la sezione Volanti guidata dal Vice Questore Aggiunto Fabio Lacagnina. Ma un arnese che sta prendendo sempre più piede rispetto a quelli classici è il grimaldello, che viene pubblicizzato anche su Internet. «Si tratta di una sorta di scheda metallica – spiega Marzia Giustolisi, vice capo della Squadra Mobile – che permette di violare anche le porte blindate. Il questore di Caltanissetta, Filippo Nicastro per far fronte al grave fenomeno, ha predisposto un piano che sta entrando nella fase operativa. Abbiamo fatto – ha aggiunto il vice capo della Squadra Mobile – uno screening del territorio per individuare le aree più a rischio. Le zone più interessate sono soprattutto il centro storico ma diversi furti sono stati rilevati anche nei quartieri vicini proprio alla questura. Ad entrare in azione sono un paio di gruppi, che si muovono da un capo all’altro della città. Stiamo elaborando un’analisi del fenomeno, per verificare con quanta assiduità e in quali giorni della settimana si verifica il picco. Poi passeremo alla fase investigativa vera e propria, supportata da intercettazioni telefoniche ed ambientali. L’ondata di furti – ha aggiunto Marzi Giustolisi - si è verificata soprattutto nel periodo a cavallo fra Natale e Capodanno, forse a causa della crisi economica o dei regali da dover fare a tutti i costi. Ad entrare in azione, il più delle volte sono dei ragazzini». A Gela, il fenomeno sembra molto più grave perché nel mirino finiscono anche molte aziende ed esercizi commerciali. Fra la fine dell’anno e gli inizi di gennaio, sono stati portati a termine alcuni furti, utilizzando delle mazze.

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