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Guardiola ha scelto, il futuro si chiama Bayern Monaco

Il club tedesco ha annunciato che con l'allenatore catalano - fermo da un anno per sua scelta dopo i 'fastì blaugrana - è stato siglato un accordo triennale fino al 30 giugno 2016. Le voci parlano di un ingaggio nell'ordine dei 7 milioni a stagione più bonus legati ai risultati

ROMA. Dal 'tique-toquè al fussball: l'anticonformista Pep Guardiola annuncia il ritorno in campo, ma dove meno te l'aspetti. Non in Premier League, come si era ventilato, non in Italia, come qualcuno (non certo Allegri) aveva sperato, non al ricco Psg, ma in Bundesliga. A partire da luglio guiderà la 'corazzatà Bayern Monaco, finora allenata da Jupp Heynckes che la scorsa stagione ha condotto fino alla finale di Champions League, persa col Chelsea ai rigori all'Allianz Arena. Il club tedesco ha annunciato che con l'allenatore catalano - fermo da un anno per sua scelta dopo i 'fastì blaugrana - è stato siglato un accordo triennale fino al 30 giugno 2016: «Siamo estremamente soddisfatti - ha detto una firma storica come Karl Heinz Rummenigge, presidente del club - Guardiola è uno degli allenatori di maggior successo al mondo, moltissimi club famosi lo avevo contattato e lo rincorrevano ma il Bayern ha vinto. Siamo convinti che sia motivo di orgoglio anche per il calcio tedesco». La trattativa tra il pluridecorato allenatore del Barcellona (ben 14 trofei, tra cui 2 Champions League, in 4 stagioni) e il club bavarese è partita prima di Natale a New York, un incontro che è servito per gettare le basi dell' accordo, di cui non sono state fornite al momento cifre, anche se le 'vocì parlano di un ingaggio nell'ordine dei 7 milioni a stagione più bonus legati ai risultati (1 milione per la vittoria in Bundesliga e 2 per la Champions), grazie anche al contributo del ricchissimo sponsor tecnico (la tedesca Adidas). Niente Premier e niente ricchi magnati (Abramovich, Mansour bin Zayed o Al Thani) dunque per Guardiola che dopo un anno sabbatico ha declinato le ricche offerte degli sceicchi e di tanti altri club (per lui si era parlato addirittura di un posto sulla panchina del Brasile) e ha scelto un atterraggio più soft e con meno pressioni addosso, che invece necessariamente avrebbe avuto alla guida di un City, di un Chelsea o di un Psg. Dopo quattro indimenticabili stagioni al Barcellona - 3 Liga, 2 Coppe del Re, 3 Supercoppe di Spagna, 2 Champions, 2 Supercoppa Uefa, 2 Coppa del mondo per club, l'incredibile palmares - Guardiola (che proprio oggi in un'intervista alla britannica Fa aveva confessato che il suo sogno è allenare in Premier, un giorno...) riparte dunque da un ambiente calcistico meno frenetico e più tranquillo, dove i presidenti di club non sono ossessionati dalla vittoria e non impera il verbo vincere. Nessun salto nel buio comunque per Pep che troverà un impianto di gioco collaudato, giocatori affermati e campioni assoluti, una mentalità di gioco ben definita e alle spalle un club ricco, solido, strutturato e vincente.  Da Lionel Messi, Andres Iniesta e Xavi passerà a Mario Gomez, Frank Ribery e Arien Robben fenomeni del calcio tedesco, senza dimenticare che il club bavarese - in linea con la 'canterà catalana - ha sempre puntato sui giovani: basti pensare a Bastian Schweinsteiger, Philippe Lahm, Thomas Muller, Toni Kroos, che sono solo alcuni dei fuoriclasse che la squadra bavarese ha sfornato negli ultimi anni. Attualmente il Bayer Monaco è in testa al campionato tedesco: al giro di boa ha 9 punti di vantaggio sul Bayer Leverkusen e 12 sui campioni in carica del Borussia Dortmund. In Champions, dopo aver vinto il girone, i bavaresi negli ottavi se vedranno con l'Arsenal. Aspettando Guardiola, il tecnico che mezza Europa inseguiva.

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