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Dipendenti senza stipendi: per la Scat oramai è il baratro

Infruttuosa la missione a Palermo negli uffici dell’assessorato regionale

CALTANISSETTA. A vuoto la missione palermitana dei sindacati finalizzata allo sblocco dei contributi regionali per i trasporti pubblici, settore fra i più penalizzati dai tagli. Ci saranno ancora ritardi nell'erogazione della terza tranche di sussidi (luglio-settembre 2012) il dato certo è solo la decurtazione del venti per cento. Ma su quest'ultimo versante potrebbe arrivare qualche novità - stavolta positiva - dopo che il presidente Crocetta si è impegnato a rivedere tutta la materia relativo al trasporto in Sicilia. In città l'azienda più direttamente interessata all'evoluzione di una crisi che si trascina da oltre un anno è la Scat.

Non usa mezze frasi Carlo Messina segretario provinciale della Uil Trasporti: «Siamo disperati» ha detto dopo aver ultimato il conteggio degli stipendi maturati e non pagati, dieci in tutto più tredicesima e quattordicesima. Ai lavoratori solo recentemente hanno ricevuto un acconto del mese di marzo (oltre al saldo di febbraio) ma continuano a lavorare regolarmente. «Protestare non serve più» aggiunge Messina il quale annuncia iniziative importanti a breve termine. «Non voglio anticipare nulla - ha sottolineato il sindacalista - posso solo dire che stavolta anche la provincia sarà interessata e non solo il capoluogo».

La Scat, cooperativa che gestisce in regime di convenzione il trasporto pubblico urbano, ha trenta dipendenti ma in preda ad una crisi finanziaria profonda originata originata dai ritardi nell'erogazione delle sovvenzioni pubbliche (Regione principalmente e Comune in piccola parte) ha dovuto ridimensionare alcune corse che adesso hanno tempi di percorrenza di 40 e 60 minuti. Ha dovuto tagliare il collegamento fra il centro abitato e Pian del Lago per motivi di sicurezza. S.G.

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