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Turismo, nel 2012 persi 3 miliardi di giro d'affari

ROMA. Nel 2012 sono stati persi 7 milioni di pernottamenti negli alberghi italiani, conseguenti ad un calo di presenze turistiche pari al -2,5%. Il settore ha perso 3 miliardi di giro d'affari e i fatturati sono calati del 10%. I dati arrivano dal Centro studi di Federalberghi "e sono sicuramente negativi, eppure - commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - ma guardando al contesto internazionale c'é qualcosa che comincia a luccicare in fondo al tunnel".

"La speranza che dunque auspichiamo - prosegue Bocca - è di una ripartenza nel 2013 delle spese delle famiglie italiane e straniere orientate al settore, incoraggiata da tariffe ferme da tre anni e proposte commerciali sempre più ricche di servizi aggiuntivi".

Dal mondo politico gli albergatori si aspettano agevolazioni fiscali, dall'Imu alla Tares, semplificazioni per l'accesso al credito, promozione massiccia verso i Paesi ad economia forte della destinazione Italia, drastica riduzione del costo del lavoro. "Sono le richieste che rivolgiamo ai candidati premier - conclude Bocca - affinché le inseriscano nelle loro Agende, oltre ad un piano strategico di breve-media durata che possa assicurare al turismo una lenta ma certa ripresa, indispensabile per tenere in vita le migliaia di imprese, garantire i milioni di posti di lavoro e mantenere gli introiti fiscali per le casse dello Stato".

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