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Gibil Habib, le strade sono dissestate, cittadini decidono di riparare le buche

Palazzo del Carmine non provvede alla manutenzione. I residenti attueranno una forma di protesta «creativa»

CALTANISSETTA. Si annunciano azioni eclatanti in un vastissimo territorio a sud dell'abitato sfornito di servizi essenziali (acqua e gas) e con le strade - laddove resistono - ridotte a mulattiera. Ben dodici le contrade che si apprestano a dar vita a iniziative simboliche ma importanti finalizzate unicamente a richiamare l'attenzione degli enti pubblici sui gravissimi problemi di queste zone dimenticate. Sul piede di guerra i residenti di Gibil Habib (capofila di uno dei primi comitati di quartiere sorto in città) Santa Lucia, Iuculia, Misteci, Calderaro, Musta, Valle, Montone, Gulfi, San Leone, Besaro e Serra Difesa, poco più di duecento famiglie stanche di vivere in emergenza in qualsiasi periodo dell'anno. Adesso, in pieno inverno, si temono contraccolpi pesanti per la viabilità interna delle contrade dove qualche strada è stata chiusa da tempo per il pericolo di frane e altre sono percorribili con difficoltà. Tutte, comunque, versano nel degrado più assoluto e cosparse di buche più o meno profonde che mettono a dura prova i nervi degli automobilisti. Nei giorni scorsi, convocato dal presidente Salvatore Pistis, si è riunito il comitato di zona per l'esame complessivo delle tematiche più urgenti e in quella sede si è deciso di dar vita ad azioni di grande impatto. "Si è stabilito - ha dichiarato Pistis - che saremo noi, indossando le tute da operai, ad accollarci l'onere per la copertura delle decine di buche sulle nostre strade. In assenza di interventi pubblici ci rimboccheremo le maniche come abbiamo fatto sempre sostituendoci a chi avrebbe il dovere di farlo. Dobbiamo solo stabilire la data di questa iniziativa». Ma a Gibil Habib e dintorni ad alimentare la tensione fra i residenti è l'assenza di servizi basilari: non c'è rete metanifera e le condotte idriche coprono a malapena il venti per cento del territorio. La gente del luogo per rifornirsi è costretta a far ricorso alle autobotti con un dispendio di risorse (economiche soprattutto) non indifferente. Ogni autobotte inviata da Caltaqua (diecimila litri) costa mediamente 75 euro a famiglia, spesa in parte compensata dal contributo comunale. Da oltre due mesi però i due automezzi non possono circolare dopo che la motorizzazione civile ha ritirato i libretti di circolazione; le autobotti, in buona sostanza, non sarebbero autorizzate al trasporto in corto terzi dell'acqua. Sono seguite polemiche e denunce, ma a tutt'oggi i residenti sono costretti a rivolgersi ai privati pagando il servizio a prezzo pieno. (*sg*)Una recente protesta a Gibil Habib Città senz'acqua per il secondo giorno consecutivo. Oggi non ci sarà distribuzione idrica, forse - ma è il condizionale è d'obbligo - riprenderà domani a partire dalle zone del centro storico. L'intervento di Siciliacque sulla condotta dell'Ancipa-Blufi è andato ben oltre le 24 ore programmate inizialmente, un ritardo che ha impedito la ripresa del flusso idrico verso i serbatoi comunali San Giuliano e Santa Barbara. I lavori, secondo assicurazioni provenienti da Siciliacque, dovrebbero concludersi in serata e solo dopo sarà possibile veicolare i quantitativi necessari (160-165 litri secondo) per poter ripristinare l'erogazione. Le speranze di un ritorno alla normalità sono definitivamente nel primo pomeriggio di ieri quando da Siciliacque è arrivata la conferma che l'intervento in corso in contrada Sabucina avrebbe richiesto tempi di esecuzione più lunghi del previsto. Caltaqua ha preso atto del nuovo contrattempo annunciando che anche oggi la città resterà completamente a secco. Ad essere riforniti solo ospedale e carcere strutture sensibili direttamente collegate alle condotte. Il disservizio è da collegare al guasto sulla condotta Ancipa-Blufi a poche centinaia di metri dalla precedente perdita che aveva provocato un parziale black-out idrico la scorsa settimana. A distanza di cinque giorni nuova interruzione e stavolta con maggiori disagi per la città dove l'ultima distribuzione (a Balate) risale a martedì.

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