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Pd, la direzione regionale: candidature esterne meno del 2008

La commissione nazionale di garanzia ha accolto il ricorso presentato dall'ex presidente dell'Antimafia regionale Lillo Speziale che ha denunciato irregolarità in un seggio di Gela

PALERMO. "Il numero finale ed effettivo di candidature esterne deve essere inferiore a quelle delle liste del 2008, tenendo conto anche dei capilista". Lo ha stabilito la direzione regionale del Pd, riunitasi oggi a Palermo, votando all'unanimità la relazione del segretario regionale, Giuseppe Lupo dopo che erano stati definiti "troppi" gli 11 candidati 'bloccati' indicati da Roma nelle liste per le politiche nelle circoscrizioni della Sicilia. 
La direzione del partito in Sicilia ha dato mandato a Lupo di definire, con la commissione nazionale per le candidature, la formazione delle liste per le prossime elezioni politiche sulla base dei seguenti punti: "Le proposte di candidature esterne devono essere di alto profilo competitivo e non potranno riguardare elettori siciliani del Pd che non abbiano partecipato alle primarie; la liste saranno formulate rispettando il regolamento nazionale delle primarie; la definizione degli apparentamenti al Senato dovrà essere coerente con l'intesa complessiva  per la formazione delle liste".

Intranto, la commissione nazionale di garanzia del Pd ha accolto il ricorso presentato dall'ex presidente dell'Antimafia regionale Lillo Speziale, candidato alle primarie dello scorso 30 dicembre nel collegio di Caltanissetta e giunto secondo dietro la parlamentare uscente Daniela Cardinale. Speziale aveva denunciato irregolarità in un seggio di Gela: in base a questa decisione dell'organismo nazionale, la commissione regionale di garanzia - che in un primo momento non aveva esaminato il ricorso perché presentato fuori tempo massimo - dovrà adesso entrare nel merito e valutare le denunce di Speziale. "E' un primo risultato - dice Speziale - necessario per accertare la verità".

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