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Carceri strapiene, allarme Sappe: «Si intervenga»

Al Malaspina, dove recentemente si sono verificati episodi poco piacevoli, si viaggia attorno a una presenza media giornaliera di trecento unità rispetto ad una capienza di 240 posti. Sovraffollamento e carenze d'organico rendono problematico l'andazzo nella vecchia struttura borbonica di via Messina

CALTANISSETTA. È difficile la situazione nelle due case circondariali più importanti della provincia. Il problema, puntualmente denunciato dalle organizzazioni, riemerge prepotentemente in queste ore dopo il sucidio di un detenuto all'Ucciardone.
Al Malaspina, dove recentemente si sono verificati episodi poco piacevoli, si viaggia attorno a una presenza media giornaliera di trecento unità rispetto ad una capienza di 240 posti. Sovraffollamento e carenze d'organico rendono problematico l'andazzo nella vecchia struttura borbonica di via Messina che ospita nel padiglione cosiddetto di "alta sicurezza" 160 detenuti (mafia e altro). Gli altri ospiti (quasi 140) sono ristretti nel padiglione dei cosiddetti "comuni" teatro negli ultimi tempi di episodi che hanno destato clamore.


Dapprima il tentativo di evasione - sventato dal personale della polizia penitenziaria - di due detenuti (un gelese e un ennese) e sucessivamente l'aggressione di tre agenti da parte di un detenuto romeno adesso trasferito in altro carcere. Per fortuna non si registrano casi di suicidi, ma solo di autolesionismo. "Sulla carta - dichiara Rosario Di Prima, segretario del sindacato Osapp - l'organico di polizia penitenziaria  malgrado tutto il personale ha difficoltà per ottenere ferie e permessi". Non è certamente rosea invece la sistuazione al carcere di Gela inaugurato appena un anno fa con una capienza di cinquanta posti. La struttura fa registrare sistematicamente il pienone creando già problemi d sovraffollamento. Per il trasferimento dei detenuti vengono utilizzati mezzi assemblati con "pezzi" ricavati da altri automezzi dismessi e d'estate la penuria di risorese idriche costringe la direzione a limitare l'utilizzo delle docce.

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