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Il super-consulente per la pianta rara, bando revocato

Pubblicato in Gazzetta il decreto che annulla la ricerca del manager per lo studio sulla Zelkova. Il consulente avrebbe percepito 150 mila euro

PALERMO. Si è chiusa definitivamente la vicenda relativa al superconsulente della Regione per una pianta rara, che avrebbe percepito 150 mila euro nell’ambito di un progetto finanziato con fondi comunitari. Si tratta di uno studio sulla Zelkova, una pianta antichissima che in Europa continua a crescere solo nel Siracusano e in Turchia. Nonostante i 20 mila dipendenti, Palazzo d’Orleans aveva pubblicato un bando per affidare l’incarico (che sarebbe comunque durato diversi anni) ad un consulente esterno. Adesso quell’avviso è stato revocato. Sulla Gazzetta ufficiale della Regione è stato pubblicato il decreto che cancella definitivamente l’avviso per la selezione del project manager, la figura che avrebbe dovuto coordinare il progetto e che aveva scatenato numerose polemiche per l’elevato compenso che sarebbe stato erogato a un esterno.  Il progetto era stato finanziato dall’Ue ed era stato proposto dalla Regione in collaborazione con Legambiente, Cnr e Conservatorio botanico francese di Brest. Il budget a disposizione è di 450 mila euro circa: 180 mila li ha messi Bruxelles, gli altri 270 mila sono a carico della Regione.  L’allora dirigente generale del dipartimento dell’Ambiente, Giovanni Arnone, aveva spiegato che, nonostante gli atti di interpello interni, nessun regionale aveva risposto. Ciò aveva comunque scatenato la protesta dei sindacati, a cominciare dalla Cgil, che aveva pure ipotizzato che il bando fosse stato scritto per privilegiare qualche candidato.  A sospendere l’avviso, per il quale erano già arrivate una decina di domande, era stato l’assessore Sebastiano Di Betta. Al posto del super esperto era stato nominato un interno all’amministrazione regionale, Matilde Fiore.

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