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Primarie del Pd, i risultati in Sicilia: bene i big

A Palermo successo per il renziano Faraone. Bene la ventiseienna Magda Culotta, sindaco di Pollina. Solo settimo l'ex viceministro D'Antoni. A Enna vince Crisafulli, ad Agrigento affermazione per l'ex presidente della Regione Capodicasa

PALERMO. Uno dei primi a mettere in cassaforte la propria candidatura è stato l’ennese Mirello Crisafulli: con 6.348 preferenze ha staccato i tre avversari nella sua roccaforte conquistando un posto in lista in vista delle prossime elezioni politiche. A ruota è stato seguito da Nino Papania nel Trapanese, Angelo Capodicasa ad Agrigento, mentre a Caltanissetta l’uscente Daniela Cardinale l’avrebbe spuntata per una manciata di voti sull’ex deputato regionale Lillo Speziale.
Insomma, nella sfida siciliana per un posto in lista in vista delle prossime elezioni politiche, i big del centrosinistra sembrano averla spuntata tra i circa 80 aspiranti candidati. Toccherà adesso alla Direzione regionale definire la composizione delle liste, ma i primi numeri, ancora non ufficiali, emettono già i primi verdetti.
A Palermo trionfo delle donne con una netta affermazione dell’area legata ad Antonello Cracolici. A Trapani il senatore Nino Papania ha ottenuto un boom di consensi, 6.165 contro i 2.420 della diretta inseguitrice Pamela Orrù, che gli garantiranno uno dei primissimi posti disponibili nella corsa al Senato. Ad Agrigento si è imposto l’ex presidente della Regione Angelo Capodicasa con poco più di 3 mila voti, seguito da Antonio Moscatt. Ma il deputato regionale Giovanni Panepinto attacca: «Capodicasa ha vinto per circa 200 voti, ma è stato impedito di votare ai giovani democratici nonostante fossero stati ammessi da Roma e Palermo. Inoltre nella notte c’è stato un boom di tesseramenti anomali: a Naro, dove non c’è neanche un circolo, sono spuntate 140 iscrizioni rinnovate».
A Siracusa era avanti Pippo Zappulla, ex deputato regionale, che con circa 3 mila preferenze ha staccato Sofia Amoddio e Giovanni Cafeo, dell’area Renzi. In provincia di Ragusa, Venerina Padua con 1.164 voti ha avuto la meglio su Gigi Bellassai, a quota 1.029 voti. La catanese Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd, dovrebbe aver superato lo scoglio delle primarie a Taranto, con 5 mila voti sui 9 mila partecipanti. A Caltanissetta l’uscente Daniela Cardinale secondo i primi dati ha battuto con 3.488 voti l’ex deputato regionale Lillo Speziale, fermo a 3.423. Grande partecipazione nel Messinese, dove Francantonio Genovese era nettamente avanti dopo i primi conteggi. A Catania sarebbe testa a testa tra Giovanni Burtone e Giuseppe Berretta, mentre più staccato sarebbe Giovanni Barbagallo.
Le operazioni sono andate avanti per tutta la notte. Di certo, c’è che l’affluenza è stata bassa: secondo una stima del coordinamento delle primarie, guidato da Enzo Napoli, hanno votato circa la metà delle 145 mila persone della precedente tornata, quando è stato scelto il leader del centrosinistra. In ogni caso, le «parlamentarie» di Pd e Sel hanno registrato a livello nazionale oltre un milione di partecipanti.
Per la composizione ufficiale delle liste bisognerà attendere ancora qualche giorno. I posti più ambiti sono chiaramente i primissimi, anche se i sondaggi danno buone speranze al Pd: se nel 2008 il partito è riuscito a portare a Roma 21 tra deputati e senatori, adesso i democratici puntano a migliorare quel risultato facendo eleggere tra 24 e 30 parlamentari. Ma per stabilire l’ordine con il quale saranno occupati i posti in lista, si farà un calcolo che terrà conto del numero di preferenze ottenute nel 2008 alla Camera in ogni provincia. Un procedimento che in sostanza consentirà di «pesare» e premiare le zone più fruttuose per il Pd. La composizione delle liste alla fine sarà pure corretta dalla Direzione regionale, se necessario, per garantire la presenza delle donne. Una decina di posti sono invece blindati e saranno decisi a livello nazionale.
Giornata di primarie anche per Sinista, Ecologia e libertà, guidata nell’Isola da Erasmo Palazzotto, che dopo le prime ore era avanti nella Sicilia occidentale con circa 1.600 voti sull’ex parlamentare nazionale Massimo Fundarò. In totale, Sel ha stimato in circa 10 mila i voti espressi in tutta l’Isola. Sono 31 gli aspiranti candidati a un posto in lista in Sicilia. Una quota dei posti è riservata a una ventina di big scelti dalla segreteria di Sel.


PALERMO. Nel capoluogo tre donne nei primi cinque posti. La sorpresa è Magda Culotta, ventisettenne sindaco di Pollina, che ha ottenuto il maggior numero di voti davanti a Davide Faraone. Al terzo posto Teresa Piccione, capogruppo del partito a Sala delle Lapidi; al quarto Franco Ribaudo e al quinto l’uscente Alessandra Siragusa. Male gli uscenti Sergio D’Antoni (si piazza settimo) e Tonino Russo ottavo). Solo il sesto posto per l’ex deputato regionale Pino Apprendi.

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