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Precari del Comune, per 44 arrivano i contratti definitivi

Ma è polemica con gli lsu assunti prima.«Noi dopo la stabilizzazione abbiamo accettato un declassamento, per loro non cambierà nulla»

CALTANISSETTA. Al via la stabilizzazione del personale precario del comune a partire dal prossimo anno quando saranno anche indetti i concorsi per soli titoli e non «per titoli ed esami» come era stato in precedenza previsto. La variazione, proposta con apposita delibera da parte del dirigente delle Risorse Umane, Ippolito Cucchiara, si è resa necessaria per adeguare i criteri di assunzione dei precari del comuni con quelli della Regione che prevede appunto il concorso per soli titoli. Una vera formalità insomma, che consentirà ai 44 precari del comune di rinnovare il contratto di lavoro a tempo indeterminato e con l’attuale qualifica che rivestono. Tra di loro anche diciassette vigili urbani.

Ed è a questo punto che nasce una polemica tra vecchi ed ex precari stabilizzati e nuovi precari da assumere. I primi ex Lsu erano stati assunti a tempo indeterminato in forza dell’opzione che prevedeva per la loro stabilizzazione, il declassamento dalla categoria di appartenenza a quella immediatamente inferiore e che quindi sono stati costretti a passare dalla categoria C alla categoria B. Un declassamento che ha consentito loro di ottenere un contratto a tempo indeterminato a ventisei ore settimanali, anche se di recente con una nuova proposta di delibera la giunta ha deliberato l’aumento di due ore settimanali per tutti a partire dal primo novembre scorso.

«Noi siamo i più fessi», dicono questi dipendenti. Con la prossima stabilizzazione dei precari, infatti, l’amministrazione comunale sta utilizzando due pesi e due misure. I primi sono stati declassati ed i secondi da stabilizzare, ( che sono con contratto di diritto privato) invece, vengono premiati con il mantenimento dell’attuale qualifica e profilo professionale. Nella recente manifestazione di protesta che si è svolta ieri l’altro al comune, quando il presidente del consiglio avrebbe negato l’aula ai dipendenti che avevano in programma un’assemblea sindacale, si è acceso lo scontro tra vecchi precari ormai stabilizzati e precari da assumere. Anzi senza mezzi termine alcuni dipendenti ex precari hanno chiesto ed invitato i sindacati ad impugnare la proposta di delibera sulla base di alcune considerazioni.

La prima: il testo unico sul pubblico impiego e la legge Brunetta, impongono di aumentare le ore di lavoro fino al raggiungimento del tempo pieno, nei confronti del personale stabilizzato già in servizio, prima di procedere a nuovi concorsi, e questo non è ancora avvenuto: la seconda perché il punteggio per i prossimi concorrenti precari che devono essere stabilizzati prevede una percentuale alta, per ogni mese di lavoro svolto, tanto da vanificare in pratica e preclude la possibilità ad altri dipendenti che hanno e prestano attualmente servizio di partecipare al concorso, perché si troverebbero la strada sbarrata dalla somma dei punti assegnati per ogni mese di lavoro svolto dagli attuali precari. Insomma una sorta di escamotage per dire ad eventuali concorrenti, di stare alla larga dal concorso, pur in presenza di maggiori titoli.

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