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Ingroia chiama Santoro e gela Di Pietro

Il magistrato ala manifestazione organizzata in suo nome a Roma: "Stiamo costruendo il vero polo alternativo a Berlusconi e Monti"

ROMA. «Noi stiamo costruendo un nuovo polo che non è nè terzo nè quarto perchè non siamo secondi a nessuno. Questo è l'unico, vero polo alternativo al berlusconismo e al montismo»: lo dice Antonio Ingroia in un passaggio del suo intervento alla manifestazione organizzata in suo nome a Roma. «Io non voglio essere solo - aggiunge - vi voglio tutti in campo ma tutti dovete metterci la faccia per aggregare di più. Stiamo costruendo un nuovo polo».   

"ITALIA AMMALATA DI GIUSTIZIA". «L'Italia è una paese ammalato di giustizia, la giustizia è troppo lenta - aggiunge Ingroia -  l'Italia è il paese delle mafie  e delle ingiustizie  l'Italia è un paese senza memoria». Il magistrato illustra il suo «nuovo polo» che parte dal ricordo di Falcone e Borsellino: «Il loro lascito - dice - è come un tesoro smarrito, noi dobbiamo disseppelire questo tesoro, dobbiamo partire da questi uomini, da questo modello di cittadini. Un paese senza passato è una democrazia dimezzata, abbiamo bisogno di aria pulita, disperdiamo i veleni che ammorbano il paese».  
"DI PIETRO, UN PASSO INDIETRO". elenca «Diliberto, Bonelli, Di Pietro, Ferrero». A loro, portati come esempi di una politica «pulita e alternativa che ha combattuto in questi anni battaglie contro Berlusconi prima e Monti poi», dice: «per aiutare la società civile a fare un passo avanti, io credo che voi dobbiate fare un passo indietro. Non sono un rappresentante dell'antipolitica e degli antipartiti e so che voi rappresentate la politica per bene. Ma aiutateci a incoraggiare la società civile. Facendo un passo indietro, voi non sparite ma restate con noi in questa battaglia», aggiunge.

ATTACCO A MONTI E A BERLUSCONI. Ingroia nel suo intervento attacca gli ultimi due premier: «L'Italia è sotto le macerie dei bombardamenti di Berlusconi e Monti che non ha fatto la ricostruzione, l'ha promessa ma non l'ha realizzata, gli italiani oggi sono ancora più poveri di diritti e nelle tasche. Di tutto questo Monti e Berlusconi sono stati i principali responsabili». Il movimento invece «lavorerà per la costruzione, di fronte alle macerie. È venuta l'epoca della responsabilità della società civile, degli italiani che si appassionano della democrazia: apriamo il nostro libro dei sogni e trasformiamolo in realtà. Non faremo un polo giustizialista e manettaro».

APPELLO A LANDINI, SANTORO, DON CIOTTI. «Abbiamo bisogno di associazioni, sindacati dei cittadini, di partigiani della Costituzione». Antonio Ingroia chiede di fare «un passo avanti» a diverse personalità.    «Il primo a cui mi rivolgo - dice - è Maurizio Landini»,  che si è poi rivolto a Salvatore Borsellino, don Luigi Ciotti, le donne di 'Se non ora quandò, Michele Santoro, Sandro Ruotolo. «Non è un invito a candidarsi - spiega -  l'invito ad accompagnarci al nostro fianco». «Se poi volete candidarvi, ancora meglio».



CONFRONTO CON BERSANI E GRILLO. «Da questa assemblea di oggi io chiedo un confronto con il segretario del Pd Bersani e chiedo un confronto senza pregiudizi. Lo chiedo perchè conosco molte personalità del Pd che hanno le mie idee. E lo faccio con l'orgoglio della nostra autonomia come polo politico in costruzione». Lo dice Antonio Ingroia alla manifestazione organizzata a Roma dall'appello 'Io ci stò. Ingroia ha tenuto a precisare di volere un confronto anche con il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. «Non mi sottrarrei a un confronto con il movimento Cinque stelle. Conosco Beppe Grillo da anni - aggiunge - l'ho apprezzato per alcune sue battaglie prima che intraprendesse attività politica».

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