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Gela, cani e gatti avvelenati: allarme nel rione Caposoprano

Almeno dieci i casi negli ultimi giorni, fra gli animali uccisi anche quelli domestici

GELA. I residenti del quartiere Caposoprano sono in allarme. Da alcuni giorni qualcuno si sta divertendo ad avvelenare cani e gatti. Dieci casi solo negli ultimi giorni. È successo in via Danimarca ed in via Danubio. E non sono soltanto randagi, ma anche animali domestici che erano usciti per una semplice passeggiata. Le carcasse di cane e gatti sono state trovate dappertutto: sui marciapiedi e per strada. Le morti sono avvenute tutte per avvelenamento. Qualcuno dei residenti ha anche ipotizzato l'autore del gesto, ma non c'è alcuna certezza.

Uno degli abitanti di via Danimarca è andato su tutte le furie. Ha visto morire il proprio cane e istintivamente ha creato un cartello fissato in uno dei pali della luce nei pressi di una palazzina dove si presume possa risiedere l'avvelenatore sospetto. Una scritta offensiva dove si definisce «uomo di m...» l'autore del gesto, cui si «augura la stessa fine, familiari compresi».
Insomma a Caposoprano è caccia all'avvelenatore di animali domestici.

I residenti sperano che vi siano maggiori controlli. «Abbiamo paura – ammettono i residenti che posseggono cani o gatti – temiamo che i nostri animali possano mangiare cibo trovato su marciapiedi o aree verdi». E mentre i cani si possono anche controllare, non è lo stesso per i gatti.

È probabile che chi ha agito abbia pensato di colpire magari i randagi. In ogni caso non si tratta di una soluzione giustificabile. La Lida, associazione animalista che proprio a Caposoprano ha aperto uno stand per fare adottare cuccioli abbandonati, ha lanciato l'allarme. «Bisogna fare molta attenzione a far passeggiare i cani in quell'area, c'è un serio pericolo». In attesa del parco canile sono i volontari della Lida ad occuparsi dei randagi, che spesso vengono anche accuditi presso le case degli stessi volontari.

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