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Pd e Pdl, per il Parlamento esplode la grana debuttanti

Tutti i big in corsa ma nel partito di Bersani è partita la sfida delle new entry, che puntano sulla possibilità che una vittoria elettorale consegni attraverso il premio di maggioranza più seggi del 2008. Mentre tra i berlusconiani la strada per nuovi ingressi nelle liste sembra sbarrata dagli uscenti: non saranno più di 4 o 5 le novità

PALERMO. Tutti i big in corsa ma nel Pd è partita la sfida delle new entry, che puntano sulla possibilità che una vittoria elettorale consegni attraverso il premio di maggioranza più seggi del 2008. Mentre nel Pdl la strada per nuovi ingressi nelle liste sembra sbarrata dagli uscenti: non saranno più di 4 o 5 le novità. Partiti già al lavoro per la composizione delle liste in vista delle Politiche del 17 o 24 febbraio. Dopo aver fissato le regole per le primarie, il Pd siciliano deciderà dopodomani la data: da Roma si è lasciata libertà a tutte le regioni sull’indicazione del 29 o 30 dicembre. In Sicilia è più probabile che si svolgano domenica 30. E a Palermo la sfida è già accesissima. Gli uscenti TONINO RUSSO e ALESSANDRA SIRAGUSA saranno sfidati dall’ex deputato regionale PINO APPRENDI, dal segretario provinciale ENZO DI GIROLAMO e dall’ex consigliere comunale ROSARIO FILORAMO. È una lotta anche interna alle correnti, perchè Filoramo e Apprendi sono molto vicini. E nella stessa area pesca BEPPE LUMIA, che il partito sarebbe pronto a candidare alle primarie ma che potrebbe optare per la formazione di una lista che fa riferimento a Crocetta (federata col Pd) e saltare quindi la consultazione popolare. Nell’area Cracolici molta incertezza: l’uscente COSTANTINO GARRAFFA non è sicuro di correre alle primarie e si fanno avanti il sindaco di Pollina MAGDA CULOTTA e l’ingegnere GIUSEPPE RICCIO. SERGIO D’ANTONI dovrebbe ottenere un posto nella riserva di Bersani. Già lanciato nelle primarie BERNARDO MATTARELLA, potrebbe correre anche il coordinatore dell’esecutivo regionale, ENZO NAPOLI. Alle primarie pure il renziano DAVIDE FARAONE.
Nelle altre province tentano la conferma tutti i big: l’ennese MIRELLO CRISAFULLI, il messinese FRANCANTONIO GENOVESE, la nissena DANIELA CARDINALE e il trapanese Nino Papania. A Catania l’unico dubbio è su ENZO BIANCO che potrebbe rinunciare per tentare di riconquistare il Comune: alle falde dell’Etna correranno di certo GIOVANNI BURTONE, PEPPE BERRETTA e GIOVANNI BARBAGALLO.
È ufficiale invece che non parteciperanno alle primarie GIACOMO SCALA e l’ex assessore regionale FRANCO PIRO: il presidente dell’Anci Sicilia attende il primo rimpasto della giunta Crocetta.
Nel Pdl l’uscita degli ex An che fanno capo a La Russa ha liberato qualche posto. Un vantaggio alla luce del fatto che dei 28 deputati alla Camera, secondo i sondaggi, solo 12 verranno riconfermati. Dovrebbe essere dimezzata anche la pattuglia al Senato. In Sicilia occidentale certi di un posto alla Camera gli uscenti DORE MISURACA, GIUSEPPE MARINELLO e GABRIELLA GIAMMANCO. Si discute su ENRICO LA LOGGIA. L’unica vera novità prevedibile al momento è che uno fra FRANCESCO CASCIO e FRANCESCO SCOMA lasci l’Ars per andare a Roma. Nella Sicilia orientale le uniche due new entry del Pdl dovrebbero essere la docente di diritto Costituzionale IDA NICOTRA e il sindaco di Acireale NINO GAROZZO, insieme al coordinatore regionale GIUSEPPE CASTIGLIONE (destinato alla Camera). Non dovrebbe esserci il senatore PINO FIRRARELLO e uno fra i deputati uscenti TORRISI e GIBIINO (entrambi corrente Firrarello-Castiglione). Dovrebbero spuntarla invece gli uscenti STEFANIA PRESTIGIACOMO, il messinese VINCENZO GAROFALO e il ragusano NINO MINARDO. Al Senato il Pdl dovrebbe confermare RENATO SCHIFANI, SIMONA VICARI e DOMENICO NANIA che non ha seguito gli ex An nello strappo. Molto in bilico il seggio di ANTONINO BATTAGLIA al Senato mentre potrebbe spuntarla alla Camera l’etneo BASILIO CATANOSO.

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