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Sempre più pappagalli in casa Socievoli, intelligenti e colorati

Il veterinario: «Mai lasciarli soli e se è possibile meglio adottarne due, altrimenti possono ammalarsi di depressione»

PALERMO. Provengono dall'Africa, dall'America Latina e dall'Australia. I pappagalli, gli animali esotici per eccellenza, sono sempre più diffusi e non solo in bioparchi e zoo, ma anche nelle case come animali domestici e da compagnia.
Un po' per la sua simpatia e vivacità, un po' perché c’è chi sogna di avere un animale "parlante", ma sicuramente perché è tra le specie animali più intelligenti, il pappagallo è sempre più richiesto non solo dagli appassionati dell'esotico, ma anche dalle famiglie e dai più piccini. E la socialità, d'altronde, è una delle caratteristiche che lo contraddistingue. Rappresentati nell'immaginario collettivo dalle piume multicolore, dal becco nero e dalla lunga coda rossa o verde, di pappagalli in natura, e oggi anche in commercio, ne esistono davvero tantissime specie.
Diversa la provenienza, diversi anche i tratti distintivi fisici e comportamentali. Dal piccolo cocorito, che è il classico pappagallino domestico verde o blu, ai teneri inseparabili africani, specie molto sociale e più incline al rapporto con l'uomo; sino a quelli di dimensione maggiore e meno diffusi come le sudamericane Are, coloratissime dalla lunga coda e le verdi Amazzoni. «Tra le razze più vendute - spiega Francesca Cirrincione di Grande Acquario Club - il cocorito e gli inseparabili , piccoli e facili da gestire, sono tra i più venduti. Ma ci sono anche i parrocchetti e il cacatua. E poi ci sono le Are e le Amazzoni, più grandi e che richiedono una maggiore attenzione da parte del proprietario. In media, per questi animali si può pagare sino ai 2500 euro».
Il "più chiacchierone", è senza dubbio il Cenerino. Arriva dal continente africano, è di solito grigio e dalla coda rossa. «Potenzialmente - chiarisce il dottor Marco Di Giuseppe, veterinario aviario - tutti i pappagalli sono parlanti. Dipende, poi, se sin dall'inizio sono stati abituati al rapporto con l'uomo e da quanto tempo si investe nel rapporto con loro e dal rapporto di fiducia animale-padrone». Certo è che sono tra gli animali più intelligenti: «Secondo alcuni studi scientifici, l'intelligenza di alcune razze è stata paragonata a quella di un bambino di tre anni. Non si limitano solo a ripetere le parole dell'uomo. Ma in certi casi associano a una parola un significato, quindi rispondono», aggiunge Di Giuseppe. E poi, sono animali molto attivi e sociali. In natura, sono abituati a muoversi e a procacciarsi il cibo, questo fa di loro degli animali vivaci che hanno bisogno di continui stimoli. «Ecco perché - raccomanda il veterinario - sarebbe il caso di prendere non un solo pappagallo ma due, perché essendo animali sociali soffrono la solitudine e di arricchire le loro gabbiette con giochi d'intelligenza o legnetti commestibili che loro si divertono a beccare». Non è raro infatti vedere un pappagallo soffrire di depressione. «Se tenuto solo in casa si isola o addirittura diventa autolesionista, per esempio si stacca le piume da solo». Ed ha bisogno di periodiche visite: «Come tutti gli uccelli da preda - conclude Di Giuseppe - tende a mascherare i sintomi di una malattia e spesso li mostra solo nella fase avanzata, se non terminale. Ecco perché è bene farli visitare almeno due volte all'anno». Infine, non teneteli in cucina. «I fumi causati dalle padelle antiaderenti sui fornelli sono per loro tossici o addirittura letali».

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