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Sanità, sospesi i nuovi concorsi: stop a centinaia di assunzioni

Lo stabilisce una circolare inviata alle Aziende sanitarie e firmata dal neo-assessore Lucia Borsellino, che mette in stand-by tutte le procedure avviate dal suo predecessore, Massimo Russo

PALERMO. Sospesi tutti i concorsi nella sanità pubblica siciliana. Lo stabilisce una circolare inviata alle Aziende sanitarie e firmata dal neo-assessore regionale Lucia Borsellino, che mette in stand-by tutte le procedure per l’attivazione di centinaia di posti già avviate dall’ex assessore regionale Massimo Russo.

La nota siglata il 30 novembre attua le direttive introdotte in sede di conversione del cosiddetto decreto Balduzzi, il decreto legge dello scorso settembre, convertito a novembre, che già prevedeva una significativa contrazione dei posti letto ospedalieri, in conseguenza della riduzione dello standard relativo a strutture ospedaliere pubbliche e private convenzionate. La disposizione assessoriale, ora, stabilisce il divieto per le aziende sanitarie regionali di «procedere alla copertura di posti vacanti o a carenze di organico fino alla definizione del processo di riorganizzazione della rete ospedaliera e del completamento del procedimento di ricollocazione del personale».

Nel calderone delle procedure concorsuali, fanno eccezione, ossia restano esclusi da questa sospensione – ferma restando l’osservazione dei vincoli finanziari che limitano per il servizio sanitario nazionale la spesa per il personale e il regime delle assunzioni – i contratti a tempo determinato del personale sanitario, compresi dirigenti, per «garantire costante ed efficiente erogazione dei servizi sanitari e il rispetto dei livelli essenziali di assistenza».

Concorsi sospesi e sanità sotto la lente, e la Borsellino ha da subito preso in mano le redini del comparto: già il 21 novembre inviava la prima circolare attuativa e sollecitava alle Asp «l’invio di un monitoraggio sulle procedure di selezione avviate e sul loro stato di attuazione», già chiesto a fine ottobre. Informalmente - dagli uffici dell’assessorato – trapelano ipotesi di tempi medi: pare infatti si tratti di una sospensione che potrebbe durare un paio di mesi o forse anche di più. E a fronte di «notizia delle prosecuzione da parte di alcune direzioni aziendali dell’iter relativo a procedure concorsuali già avviate o in fase di svolgimento, nonché all’attribuzione di incarichi professionali previsti dalla contrattazione collettiva in fase di perfezionamento», l’assessore Borsellino rimarca e precisa che il divieto va riferito anche allo svolgimento delle operazioni concorsuali e all’attribuzione di incarichi professionali «che in atto restano sospesi fino a nuove disposizioni».

La nota si rifà al principio di ricorso a procedure di mobilità, previo confronto con le organizzazioni sindacali, e ribadisce che le aziende sanitarie non possono procedere alla copertura di eventuali posti vacanti o carenza di organico «prima del completamento dei procedimenti di ricollocazione del personale», che in altri termini implica che - nell’ambito del processo di riorganizzazione della rete assistenziale - le aziende sanitarie regionali non possano procedere ad assunzioni a tempo indeterminato di personale per la copertura di posti vacanti nella attuale dotazione organica aziendale senza prima avere definito le procedure di ricollocazione delle eventuali eccedenze.

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