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Serradifalco, giunta a «pezzi» Anche Bellavia si è dimesso

L’assessore: «Ho adottato lo schema di bilancio per senso di responsabilità»

SERRADIFALCO. «Ho adottato lo schema di bilancio in giunta, per senso di responsabilità, pur non condividendo appieno alcune scelte finanziarie relative al tema dell'indennità di carica degli amministratori». Così Giovanni Bellavia nel presentare, a quattro mesi appena dalla nomina, le sue «irrevocabili dimissioni» da assessore comunale. E giusto la vicenda dell'indennità di carica - che il sindaco Giuseppe Maria Dacquì avrebbe, ridotta della metà, percepito dall'inizio dell'anno all'insaputa degli altri - è alla base della decisione di Bellavia di lasciare. «Quel rapporto di fiducia subito sbocciato», dato il presunto «modo di affrontare la questione del percepimento dell'indennità di amministratore» da parte del primo cittadino, «è svanito», afferma l'ex assessore. Il quale ancora precisa che «si tratta di una decisione molto sofferta ma, considerato lo sviluppo delle ultime incomprensibili vicende, inevitabile». I modi e i tempi con cui Dacquì avrebbe ammesso il fatto, non farebbero cogliere «all'orizzonte un segnale» che possa indurre Bellavia «a credere che sia possibile una soluzione diversa«. In quanto al bilancio di previsione, Bellavia fa presagire che i due consiglieri comunali Giuseppe Montante e Gianpaolo Costa (che come lui si rifanno al «gruppo Cigna») potrebbero chiederne delle modifiche. L'ex assessore si dice, infatti, «consapevole che in sede di approvazione in consiglio comunale lo schema di bilancio può essere sempre emendato». Facile prevedere che le modifiche riguarderebbero il capitolo sulle indennità di carica. Ad ogni modo, Bellavia precisa che la scelta di dimettersi non è da lui vissuta «come una resa, bensì come un atto d'amore per Serradifalco e di estrema coerenza» con il suo «modo di pensare e agire». Nel precisare che le sue dimissioni «non sono sinonimo di disimpegno», l'ex assessore anticipa l'intenzione di continuare a spendersi «nella società civile per costruire una Serradifalco migliore». Le dimissioni di Bellavia, seguono di qualche giorno quelle presentate da Teresa Burgio. Anche in quel caso, l'esponente del movimento 'A strata nova le aveva legate alla vicenda dell'indennità di carica. Salgono quindi a due gli assessori che il sindaco Dacquì dovrà sostituire. Una delle quale dovrà necessariamente esser donna. La nomina della sua prima giunta, infatti, era stata annullata appunto perché non comprendeva nemmeno una.

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