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Telefoni, immobili e auto di servizio: il Comune di Serradifalco taglia le spese

SERRADIFALCO. La giunta del sindaco Giuseppe Maria Dacquì, nel comunicare i costi risparmiati con i tagli effettuati in due anni di attività, vara un nuovo piano di razionalizzazione delle spese. Anche in questo caso, l'organo esecutivo non cercherà di risparmiare intervenendo sui servizi, bensì attraversi una migliore utilizzazione delle dotazioni strumentali (come i computer), delle autovetture di servizio, dei beni immobili di proprietà del Comune. Già nel 2011 la giunta comunale ha iniziato a tagliare alcune linee telefoniche. Ad iniziare da quelle che ancora servivano l'ex palazzo comunale di via Duca, anche dopo il suo trasferimento nella nuova sede di via Cavalieri di Vittorio Veneto. Operazione che ha consentito un risparmio annuo superiore ai tre mila euro. Anche nella nuova delegazione municipale sono stati compiuti tagli ai telefoni, come la linea Isdn non più utilizzata, che hanno comportato un risparmio annuo di circa 500 euro. Così come nell'istituto comprensivo, come tre linee telefoniche ancora attive in due scuole, una delle quali per la rilevazione delle presenze, nonostante chiusa perché inagibile.
E altre razionalizzazioni di linee telefoniche la giunta comunale ha in mente per il triennio 2012/2014. A cominciare dalla trasformazione da «Rgt» a «Isdn» delle linee che giungono ai rilevatori di presenza ubicati nell'asilo nido, nel palazzo comunale e nel cimitero. In quanto alla nuova sede di via padre Ingrao della biblioteca comunale, l'organo esecutivo pensa di dotare il personale di telefono mobile e chiavetta Usb per il collegamento internet, poiché il trasferimento dalla vecchia sede avrebbe «costi elevati e antieconomici». A tutto ciò, «dovrà aggiungersi un protocollo di comportamento volto all'utilizzazione del telefono solo per le telefonate di servizio e solo quando risulta necessario». Nessun taglio, invece, è previsto nell'ambito del sistema informatico. Nel triennio saranno sostituite «unicamente le dotazioni obsolete» e acquistate «tre apparecchiature multifunzionali in rete per gli uffici del palazzo comunale». Nessun acquisto, invece, di veicoli di servizio. Anzi, la giunta prevede la rottamazione di uno di essi e l'alienazione degli altri due. Poiché ripararli, apparirebbe antieconomico, sia perché «obsoleti e non circolanti», sia per il loro «stato di usura».
In quanto agli immobili comunali la giunta ha previsto interventi di manutenzioni ordinarie, compatibilmente con i fondi a disposizione, e straordinarie, qualora dovessero rendersi necessarie. In particolare, è stata prevista l'esecuzione nel 2013, con fondi regionali, dei lavori urgenti per ripristinare l'agibilità della scuola materna «Francesca Morvillo», chiusa ormai da più di dieci anni. Dall'elenco dei beni immobili, però, si evince che alcuni di loro sono inutilizzati. Come l'ex biblioteca, il palasport e il parco urbano.

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