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Bilancio in alto mare a Serradifalco La Regione invia un commissario

Il consiglio dovrà vararlo entro il 30 novembre. Altrimenti Turriciano si sostituirà alla giunta

SERRADIFALCO. La giunta municipale non ha ancora predisposto il bilancio di previsione del 2012, che il consiglio comunale avrebbe dovuto approvare entro lo scorso 31 ottobre, e l'assessorato regionale alle autonomie locali invia al comune un commissario. Si tratta di Carlo Turrinciano che nel pomeriggio di giovedì è già stato nel palazzo municipale. Ed ha diffidato l'organo esecutivo a predisporre lo schema di bilancio entro il 30 novembre.

Se il termine non dovesse essere rispettato, il funzionario regionale, ovviamente, si sostituirebbe alla giunta per preparare lui stesso lo schema di bilancio da inviare poi ai revisori dei conti e al consiglio comunale per la sua approvazione. Non essendo riusciti a metterci in contatto con il sindaco Giuseppe Maria Dacquì né nel suo ufficio di gabinetto, né telefonicamente, impossibile per il momento conoscere il motivo ufficiale di tale ritardo.

Sembra però verosimile che possa essere collegato con la crisi che sta in questo momento attraversando la maggioranza che lo sostiene. I cui effetti si sono riverberati nella squadra degli assessori. Tanto da avere prodotto le dimissioni di Teresa Burgio, in giunta in quota del movimento «A strata nova», che ha anche ritirato la fiducia a Dacquì. E altrettanto è già stato annunciato che farà Giovanni Bellavia, assessore in quota del gruppo che fa capo all'ex consigliere provinciale Roberto Cigna. Il quale, però, ha precisato che «l'assessore Bellavia, se necessario, è disposto a rassegnare le proprie dimissioni dopo la predisposizione dello schema di bilancio».

Sull'importante strumento finanziario, giorni fa si era invece registrato l'intervento dell’ex assessore Totò Alaimo. Di colui, cioè, che un mese fa aveva avanzato il sospetto che il sindaco Dacquì percepisse l'indennità di carica dall'inizio dell'anno in corso, all'insaputa di assessori, consiglieri e forze politiche di riferimento per ognuno di loro. Vicenda alla base della crisi politica che in questo momento sta attraversando la maggioranza.

«Qual è lo stato dell'arte del bilancio dell'arte 2012?», aveva chiesto Alaimo. Il quale ha affermato che «è dall’estate scorsa che si sente dire che era pronto per portarlo in consiglio comunale». Alaimo chiede anche «cosa si aspetta ancora. Che qualcuno venga dal palermitano e dal Vallone per predisporlo?». Il riferimento è ai «diversi esperti e consulenti finanziari esterni» che il primo cittadino avrebbe nel tempo chiamato «a supporto dell'ufficio comunale di ragioneria», e che avrebbe pagato «profumatamente».  

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