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Ici, una nuova tegola per i cittadini a San Cataldo

Scontro in consiglio comunale. Pd e «Riprendiamoci la città» convergono sulla proposta di ritiro del provvedimento in autotutela

SAN CATALDO. Torna al centro della polemica politica la questione relativa all’Ici sulle aree di permuta. Alcuni residenti, infatti, hanno ricevuto degli avvisi di accertamento relativi agli anni passati. E mentre per la prima volta le proposte del Partito Democratico e del gruppo di opposizione Riprendiamoci la Città appaiono convergenti sulla proposta del ritiro del provvedimento in autotutela, dall’altra parte appare significativo che nella richiesta di convocazione di un consiglio straordinario sull’Ici firmata dai consiglieri di opposizione manchino le sole firme di Pio Naro (Api) e Bartolo Mangione (Fli), che secondo qualcuno sarebbero prossimi ad un eventuale entrata in maggioranza

Ma tornando alla questione in oggetto secondo il Partito Democratico l’errore sarebbe determinato dagli uffici dei Servizi finanziari. «Gli avvisi di accertamento – dichiara il segretario del Pd Davide Cammarata - presentano dei chiari vizi di iniquità e possono determinare per le casse comunali una voce di spesa, anziché determinare un introito.

Infatti, come da costante giurisprudenza della commissione tributaria provinciale e regionale, i proprietari di fabbricati nelle ex zone di permuta anziché pagare con rendite del comune di Caltanissetta, devono pagare con le rendite del comune di San Cataldo, poiché è da quest’ultimo comune che ricevono i servizi e perché è iniquo pagare con rendite maggiorate, alcune volte il doppio, rispetto al vicino di casa che si trova ad un centimetro o al di là della stessa strada.

Per i motivi che abbiamo indicato il Pd, durante un incontro con il nuovo dirigente, ha chiesto agli uffici finanziari comunali di attivarsi, emanando un atto di revoca in autotutela degli avvisi di accertamento, salvaguardando così le casse comunali e applicando il sacrosanto principio di equità. Inoltre, il Pd sta invitando i cittadini interessati a fare istanza di revoca in autotutela allo stesso comune, affinchè gli uffici prendano atto del diffuso disagio cui si trovano i ricorrenti».

Stessa opinione espressa da Giampiero Modaffari e Giuseppe Bonelli di Riprendiamoci la Città che hanno presentato una mozione per chiedere a sindaco e giunta di annullare gli avvisi di accertamento in autotutela

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