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Mafia, una favola illustrata la spiega ai bambini

Adulti insospettabili e ragazzini, bulli e speculatori criminali sono colpiti da una bizzarra malattia che alcuni chiamano 'mafià e che li trasforma in disgustosi scarafaggi: è lo scenario immaginato nella favola, illustrata da Lelio Bonaccorso e scritta da Marco Rizzo

PALERMO. Adulti insospettabili e ragazzini,  bulli e speculatori criminali sono colpiti da una bizzarra  malattia che alcuni chiamano 'mafià e che li trasforma in  disgustosi scarafaggi: è lo scenario immaginato nella favola,  illustrata da Lelio Bonaccorso e scritta da Marco Rizzo,  «L'invasione degli scarafaggi, la mafia spiegata ai bambinì.  È già in libreria e sarà presentata oggi alla Feltrinelli di  Palermo. I due autori siciliani avevano già lavorato insieme  alle storie a fumetti 'Peppino Impastatò e 'Que viva el Che  Guevarà, ma adesso la sfida era trovare una metafora efficace e  non banale e un linguaggio semplice ma non superficiale che  raccontasse cosa è la mafia ai bambini.     

 "Abbiamo lavorato molto sul linguaggio e le illustrazioni -  spiega Rizzo - e sulla rappresentazione di certi comportamenti  alla base della mafiosità. Il bullo della storia, ad esempio,  è il figlio di un estorsore che con gli stessi metodi  intimidatori chiede il pizzo. E nel racconto anche la scuola  elementare ha il suo elenco di 'malatì, ma tra questi ci sarà  anche un ragazzo coraggioso che ricorderà ai suoi compagni che  combattere quella malattia è possibile e anzi, conviene".      "La speranza - aggiunge Rizzo - è quella di provare a  raccontare ai bambini delle elementari il senso di certi  comportamenti. Trovo poco efficace piazzare i ragazzi davanti un  televisore che proietta il film 'I cento passì se si tratta di  un episodio isolato a cui non segue un confronto. Inoltre certi  meccanismi come le celebrazioni, dovute, sono diventati un pò  arrugginiti e alla lunga stancano ragazzi e insegnanti e si  svuotano di significato. Speriamo di aver dato uno strumento di  comprensione in più". 

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