Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Battiato: "Vedo germogli di cambiamento, spero diventino fiori"

L'artista: "crocetta mi è piaciuto come persona . Potro' rendermi utile alla Sicilia mettendo a disposizione la mia esperienza"

PALERMO. Un cantautore in politica, ma per lui non sarà proprio così. Franco Battiato, assessore allo spettacolo, nella giunta del neopresidente della Regione Rosario Crocetta, racconta la sua scelta.

COME MAI HA DECISO DI ACCETTARE QUESTO NUOVO INCARICO?

«A convincermi è stato Crocetta, mi è piaciuto come persona. Mi sembra che lui stia andando verso una giusta direzione. Dopo la sua proposta, ho pensato che forse potevo essere d’aiuto alla mia terra».

COME INTENDE ORGANIZZARSI?

«Il lancio del mi nuovo disco mi vedrà impegnato fino a marzo e continuerò a fare ciò che ho sempre fatto. E questo Crocetta lo sa benissimo, il mio compito non è quello di fare il politico. È un altro genere di impegno, non a tempo pieno, mi occuperò solo di spettacolo e cultura, mettendo a disposizione la mia esperienza».

HA GIÀ IN MENTE QUALCHE PROGETTO?

«Ci sto lavorando. Non mi occuperò solo di musica, ma anche di teatro e di altro. Ho in mente di far venire qualche cosmologo, o scienziato di grande livello. Perché ci tengo a sottolineare che l'aspetto culturale lo si trova nelle "eccellenze"».

«LEGAME TRA LA SICILIA E L'EUROPA» HA DETTO. COME POSSIBILE VIA D'USCITA DALLA CRISI?

«Sì, perché no. Questa è un'ottima prospettiva verso la quale dirigersi».

COINVOLGIMENTO DEI GIOVANI?

«Certamente, metterò a disposizione loro la mia esperienza e cercherò di coinvolgerli nelle cose che organizzerò».

IL TERMINE "ASSESSORE"?

«Non mi si addice perchè non voglio entrare in politica. Non sono laureato, non sopporterei che qualcuno mi chiamasse dottore. Quindi, preferisco essere chiamato con il mio nome, Franco o Battiato, perché questo sono».

DA GIOVANE HA FATTO POLITICA?

«No, mai. Hanno cercato di coinvolgermi, ma è un mondo all'interno del quale non mi rivedo».

POVERA PATRIA, PER NOI "POVERA SICILIA", HA FIDUCIA NELLA SUA TERRA?

«Sì. Questo è uno dei motivi per il quale ho accettato la proposta di Crocetta. Vedo dei primi germogli di un possibile cambiamento, spero diventino fiori».

SI PARLA TANTO DEL BINOMIO MAFIA-SICILIA...

«Crocetta devo dire che porta avanti con fermezza questa causa, gli fa onore. Un cambiamento non è impossibile. Ma dobbiamo confrontarci con la realtà: la malerba è sempre esistita e sempre esisterà, questo è il destino della materia degli esseri umani». 

C'È UNA COSA CHE APPREZZA DEL MONDO POLITICO DI OGGI?

«No. Per adesso non trovo nulla di positivo. Veniamo da anni molto difficili, accompagnati da una classe politica inconcludente. Una nazione civile dovrebbe garantire e aiutare quelli che non hanno lavoro, ma aiutare i più bisognosi».

UNA GIUNTA COMPOSTA DA «INTELLETTUALI», QUALE L'ASPETTO POSITIVO?

«Certamente credo la moralità, componente che ritengo molto importante»

Caricamento commenti

Commenta la notizia