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Sutera, contro la corruzione la giunta adotta il Codice Vigna

SUTERA. Adottato dalla giunta comunale il «Codice Vigna». Con l'adozione del codice antimafia e anticorruzione, l'organo esecutivo, presieduto dal sindaco Gero Difrancesco, intende «contrastare il rischio di diffusione della corruzione e d'infiltrazioni di tipo mafioso», svolgendo «attività di prevenzione, informazione e formazione del proprio personale». In particolar modo, dei dipendenti che operano «nei settori degli appalti, dell'urbanistica e dell'edilizia». Con l'adozione del codice, l'amministrazione comunale impegna se stessa e i suoi dipendenti a una serie di adempimenti. Come a «adottare percorsi formativi per prevenire le infiltrazioni di tipo mafioso all'interno del ramo amministrativo di propria competenza». A «siglare specifiche convenzioni anche con le realtà associative antimafia, al fine di istituire delle strutture per la formazione «obbligatoria» e «continuativa» del proprio personale operante nei settori strategici quali quelli degli appalti, dell'urbanistica e dell'edilizia». A «emanare disposizioni per regolamentare la rotazione periodica del personale,con particolare riguardo a quello che svolge le proprie mansioni nei settori più esposti al rischio di infiltrazioni di tipo mafioso, tra io quali la gestione delle risorse umane, immobiliari e mobiliari, di pratiche concernenti interventi abitativi, l'edilizia, l'urbanistica e gli appalti». A «astenersi dal partecipare all'adozione di decisioni o attività che possano coinvolgere, direttamente o indirettamente, interessi propri o dei loro parenti entro il quarto grado e affini entro il terzo o persone con loro conviventi».  

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