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Niente autobotti a Gibil Gabib? Un esposto contro Caltaqua

Pecoraro pronto a presentare una denuncia ai carabinieri

CALTANISSETTA. Il blocco delle due autobotti con le quali Caltaqua rifornisce i residenti di Gibil Gabib provoca la durissima reazione del comitato di zona che raggruppa ben dodici contrade. Il portavoce Salvatore Pecoraro, che è anche un legale, ha annunciato la presentazione di un esposto ai carabinieri contro il direttore pro tempore della società Salvatore Guarino. Nella denuncia si parla di interruzione di pubblico servizio. IL disservizio trae origine del blocco delle due autobotti che non avrebbero, secondo la motorizzazione che ha ritirato i libretti di circolazione, l'autorizzazione per il trasporto di materiale (in questo caso del'acqua) in «conto terzi». La stessa, in definitiva, di cui dispongono gli autotrasportatori. Secondo l'avvocato Pecoraro Caltaqua «avrebbe fatto ben poco per mettersi in regola» e consentire così ai due automezzi di tornare a circolare ripristinando il servizio. Com'è oltre la metà della famiglie residenti nelle dodici contrade a sud dell'abitato viene approvvigionato con le autobotti di Caltaqua con il contributo del Comune che compensa in parte le spese. Il servizio era ripreso a metà settembre, ma tre settimane il blocco imposto stavolta dalla motorizzazione civile: i mezzi per circolare necessitano della licenza per il trasporto in «corto terzi». Caltaqua si è rivolta al prefetto nel tentativo di sbloccarli, mentre la motorizzazione ha chiesto un parere al proprio ufficio legale. Nelle more le famiglie pagano a prezzo pieno le autobotti dei privati (60 euro per 14mila litri). Un disservizio che ha spinto il comitato a presentare la denuncia ai carabinieri, la seconda in ordine di tempo contro la stessa società per il mancato avvio dei lavori per la realizzazione della condotta.

S.G.

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