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Regionali, cala il sipario: attesa per i risultati, scarsa l'affluenza

Dieci i candidati per diventare il nuovo presidente dell'Isola. Vince l'astensionismo: è andato alle urne il 47,42% degli aventi diritto, pari a 2.203.885 elettori

PALERMO. Sono cominciate alle 8 di stamane le operazioni di scrutinio in Sicilia per le elezioni regionali. Lo spoglio è in corso nelle 5.307 sezioni delle nove province dell'isola dove si è votato ieri, dalle 8 alle 22. L'affluenza è stata del 47,42% pari a 2.203.885 elettori. Oltre la metà degli elettori ha dunque disertato le urne. Alle regionali del 2008 si erano recati ai seggi il 66,68% degli aventi diritto, ma in  quel caso si votava domenica e lunedi per la concomitanza tra elezioni regionali e politiche. L'elezione è a turno unico senza ballottaggio: sarà eletto presidente della Regione il candidato che otterrà il maggior numero di preferenze insieme a 89 deputati regionali.  Prima ancora, nel 2001, la percentuale era stata del 63,47%. Il Comune con la percentuale di affluenza più alta è Maniace (Catania) con il 77,76%, quello con la più bassa, invece, Acquaviva Platani (Caltanissetta) con il 20,68%. La Provincia con la percentuale di affluenza più alta è Messina, con il 51,32%, quella con la più bassa Caltanissetta con il 41,34%.

Un diritto al voto al quale non ha voluto rinunciare Marianna Ragonese, che compirà oggi cento anni: ha votato nella prima sezione del comune di San Mauro Castelverde, nel Palermitano, dove è nata. Urne chiuse invece a Ginostra nell'arcipelago delle Eolie dove per esprimere le loro preferenze i 50 isolani avrebbero dovuto recarsi a Stromboli, ma per il mare agitato l'aliscafo della compagnia delle Isole non ha effettuato il collegamento. Grande incognita nei risultati per il voto cosiddetto disgiunto: i cittadini hanno potuto scegliere tra un candidato governatore e una lista non ad esso collegata. 
Il seggio elettorale, a conclusione del voto, è stato sigillato. L'elezione è a turno unico e quindi non è previsto alcun ballottaggio. Sarà eletto presidente della Regione il candidato che totalizzerà il maggior numero di preferenze. La legge di riforma costituzionale, che prevede l'abbassamento a 70 deputati, è in attesa della 'seconda letturà alla Camera.  A sala d'Ercole entreranno 80 deputati selezionati nelle liste provinciali, oltre al presidente della Regione, al candidato governatore arrivato secondo e agli 8 nomi presenti nel listino del vincitore. Sono dieci i candidati in corsa per la presidenza della Regione, 1.629 quelli inseriti nelle 19 liste collegate, tra cui 32 inquisiti con diversi guai giudiziari. 

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