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Il preside nega l’autogestione: i liceali protestano lo stesso

GELA. Il dirigente scolastico del liceo classico “Eschilo” ha negato al comitato studentesco la richiesta di organizzare l’autogestione della scuola di via Eritrea per tre giorni. Il divieto ha creato una frattura con gli studenti che comunque non si sono fatti intimorire, organizzando una manifestazione di protesta. Ieri, i liceali si sono dati appuntamento nel piazzale antistante l’ingresso del ginnasio dove hanno affisso dei manifesti anche contro il dirigente. Hanno cantato e ballato, accendendo i riflettori sulle reali motivazioni della protesta. Il comitato studentesco del classico, composto da Martina Tosto e Livio Cinardi, rappresentanti d’istituto e dai rappresentanti di classe, ha indetto la manifestazione per opporsi alla nuova proposta di legge del ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, oltre a volere esprimere solidarietà agli studenti manifestanti in tutto il continente europeo ed esaminare lo statuto delle studentesse e degli studenti: meditare sui diritti e sui doveri previsti dal diritto italiano riguardo agli studenti. “L’autogestione non è prevista in nessuna norma e per questo motivo ho detto no agli alunni – precisa il dirigente Pellitteri - Ho incontrato il comitato studentesco anche per ribadire il concetto di legalità e rendermi disponibile ad un confronto aperto”. “Avevamo proposto un’autogestione – spiegano i rappresentanti tosto e Cinardi - in sintonia con i relativi movimenti studenteschi diffusi su tutto il territorio nazionale. Dopo il divieto del dirigente scolastico, il Comitato, unanimemente ha deciso di svolgere la manifestazione, in aperto dissenso col divieto dirigenziale”. Lu.MA.

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