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Discariche abusive, il Comune parte civile contro cinque imputati

Sono accusati di illecito ambientale per avere conferito e abbandonato rifiuti solidi urbani in aree di pertinenza comunale dove esiste il divieto assoluto di scaricare materiale

CALTANISSETTA. L’amministrazione comunale di Palazzo del Carmine si costituisce parte civile nel processo che vede imputati cinque nisseni del reato di illecito ambientale per avere conferito ed abbandonato rifiuti solidi urbani in aree di pertinenza comunale dove esiste il divieto assoluto di scaricare materiale di risulta o altro.

Si tratta di una azione legale del comune in linea con alcune norme comunitarie che tendono a tutelare il patrimonio pubblico come bene comune. Una notizia che rappresenta anche un utile strumento di tutela del nostro territorio dal contino assalto di sconosciuti e vandali che trasformano le nostre campagna ed angoli della città in discariche a cielo aperto con grave danno di immagine e della stessa salute per la collettività. Di recente l’azione di contrasto agli illeciti ambientali si è notevolmente intensificata da parte del Vigili Urbani con all’interno della comando della Pm di una squadra deputata esclusivamente al controllo del territorio.

Qualche mese addietro i vigili urbani e le forze dell’ordine hanno pizzicato all’interno dell’area della miniera Gessolungo alcuni autotrasportatori mentre erano intenti a scaricare materiale di risulta e ferroso. Successivamente identificati sono stati denunciati per reati di illecito ambientale ed inoltre con ordinanza emessa dal sindaco sono stati obbligati, a proprie spese, a rimuovere il materiale che era stato depositato illecitamente all’interno dell’area della miniera. L’opera meritoria dei vigili urbani e delle forze dell’ordine in genere, con l’aiuto anche dell’associazioni di volontariato hanno contribuito ad arginare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti nel territorio comunale.

Secondo le indicazioni della comunità europea, l’ente territoriale di riferimento avrebbe il dovere di costituirsi parte civile per dare un segnale tangibile di presidio del territorio ed inoltre anche per chiedere il giusto risarcimento in favore della collettività. Senza considerare, infine, che la costituzione di parte civile assume anche un valore deterrente per eventuali altri illeciti contro la pubblica amministrazione. Altro deterrente dovrebbe essere rappresentato a breve dalla installazione delle telecamere.

S.M.

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