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Mussomeli, in Consiglio scontro senza fine

Momenti di tensione in aula. Contestata aspramente anche la cifra attribuita all’area adiacente alla Chiesa «Cristo Re»

MUSSOMELI. Con 9 voti favorevoli e 6 contrari, dell’opposizione, è stato approvato martedì sera il contestato “piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare comunale” la cui trattazione, il giorno precedente, era stata oggetto di un lungo confronto ed era stata infine rinviata. Nonostante le numerose obiezioni sollevate anche in seconda convocazione dai gruppi di opposizione, che si sono detti contrari alla vendita della palestra di viale Olimpia e alla cifra attribuita all’area adiacente alla Chiesa “Cristo Re”, il piano delle vendite dei beni comunali è stato approvato senza alcuna modifica.
«Poiché di fatto – spiega il vicesindaco Sebastiano Sorce – trattandosi di un atto propedeutico al bilancio, sulla base del quale sono già state previste delle entrate specifiche per l’Ente, non si potevano apportare cambiamenti». Pertanto, non hanno avuto alcuna efficacia le richieste di correzione presentate a inizio seduta dai consiglieri Giuseppe Rizzo, Enzo Nigrelli e Giuseppe Mancuso.
Il primo, esponente del gruppo di maggioranza, aveva chiesto di rideterminare, poiché troppo basso, il prezzo di 12.000 euro attribuito all’area tra via Palermo e via Bosco. Il secondo, consigliere indipendente, chiedeva di ridurre la stima di 47.000 euro attribuita all’area attigua alla chiesa “Cristo Re”, considerato che si tratta di un’area vincolata che può essere venduta solo alla parrocchia per usi sociali. E infine Mancuso, di “Noi Mussomeli”, ha ribadito la contrarietà dei gruppi d’opposizione alla vendita della palestra di viale Olimpia al prezzo di 518.000 euro, che andrebbe piuttosto completata e data in gestione. «Sia il prezzo della palestra che l’intero piano delle alienazioni – dice Mancuso – sono a mio avviso surreali. Nessuno acquisterà mai certi beni e con cifre così esorbitanti. E sebbene la delibera approvata parli di cittadini interessati all’acquisto di alcuni immobili, nessuno ci ha chiarito chi siano queste persone, quali offerte abbiano fatto e per quali beni. Una mancanza di trasparenza questa, che è del tutto inaccettabile».
Nella stessa seduta, col voto favorevole della maggioranza, è stato inoltre approvato il piano triennale delle opere pubbliche per gli anni 2012/2014. 

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