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Windjet riparte da dicembre, ma per l'Enac "nessuna richiesta"

Da un lato l'annuncio del nuovo nome della compagnia low cost siciliana che si è fermata in pieno agosto. Dall'altro la risposta negativa dell'Ente per l'Aviazione civile

ROMA. Un nuovo nome, Aero Linee Siciliane, nuovi colori "sociali" e il marchio di sempre con la caratteristica 'W' sulla coda dell'aereo.
Da un lato sembra ripartire così "Windjet", la compagnia low cost siciliana, che, in pieno agosto, si è fermata, schiacciata da 140 milioni di debiti, causando diversi disagi ai passeggeri negli aeroporti o in attesa di viaggiare e causando non poche ansie agli oltre 500 lavoratori del gruppo. Dall'altro lato però, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile riferisce in una nota che "non ha ricevuto alcuna richiesta" per la ripresa delle attività di Windjet o per la costituzione della Newco.
Sembrava così avviarsi alla conclusione un'estenuante trafila di trattative, che hanno visto Alitalia in primo piano, prima avvicinarsi all'acquisizione della compagnia aerea, per poi sfilarsi, denunciando un'impossibilità di dialogo che ha fatto non poco infuriare Nino Pulvirenti, patron di Windjet. Pulvirenti, intanto, assicura che dal prossimo 5 dicembre, con una licenza provvisoria concessa dall'Enac in deroga alla sospensione della licenza del 12 agosto scorso, Windjet tornerà a volare, con i primi quattro aerei per le rotte nazionali e con la volontà, in base ad un piano industriale che, viene assicurato, è già dettagliato, di allargare la flotta e le destinazioni.

"Ad oggi non è stata presentata all'Ente nessuna istanza né per la ripresa delle operazioni né per il rilascio di una nuova Licenza e di un nuovo Certificato di Operatore Aereo"-. fa sapere l'Enac - "Qualora Wind Jet presentasse una domanda per la ripresa delle operazioni, o per la costituzione di una nuova compagnia, l'Enac - prosegue il comunicato - effettuerà le verifiche approfondite previste dai Regolamenti europei sulla sussistenza dei requisiti  economico-finanziari e tecnico-operativi a garanzia della sostenibilità del vettore".
L'Ente precisa infine che, "come previsto dalla vigente normativa europea, e come coerentemente fatto fino ad ora in attuazione del proprio mandato istituzionale, continuerà ad operare esercitando la propria attività di vigilanza e controllo a tutela della sicurezza delle operazioni e dei diritti dei passeggeri".

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