Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

"Truffa allo Stato", banca giapponese fa causa alla Regione

Al centro una controversia questione dei derivati finanziari che ha anche portato, nei mesi scorsi la Procura di Palermo ad aprire un'inchiesta. Sotto i riflettori dei magistrati c'è l'accordo stipulato con la filiale londinese dell'istituto di credito del sol levante a copertura di un mutuo accesso dieci anni fa dall'ex governo di Totò Cuffaro

LONDRA. La banca d'affari giapponese Nomura fa causa alla Regione Siciliana sulla controversia questione dei derivati finanziari che ha anche portato, nei mesi scorsi la Procura di Palermo ad aprire un'inchiesta. Sotto i riflettori dei magistrati c'è l'accordo stipulato dalla Regione siciliana con la filiale londinese della banca del sol levante a copertura di un mutuo accesso dieci anni fa dall'ex governo di Totò Cuffaro, in carcere con sentenza definitiva per favoreggiamento. L'ipotesi di reato è truffa allo Stato a carico di ignoti.  
Nomura Holding ha adesso intrapreso la causa giudiziaria presso l'Alta Corte di Londra - scrive oggi il Sole24Ore - con l'intenzione di chiedere i danni. La società è la principale controparte dell'amministrazione regionale - seguita da Bank of America e Deutsche Bank - in una serie di contratti derivati per circa 860 milioni. Le crescenti perdite sui contratti swap hanno indotto la Regione siciliana a cercare di rinegoziare le clausole contrattuali per minimizzare gli svantaggi ma l'intesa sembra lontana. Sulla vicenda pende anche un'altra inchiesta condotta dai pm di Milano. Nel mirino un mix di finanza derivata e creativa  che avrebbe permesso dieci anni fa alla Regione di posticipare il pagamento di ingenti debiti, il reato ipotizzato sarebbe quello di truffa ai danni della Regione.


LA REGIONE: NESSUN ATTO NOTIFICATO DA NOMURA. "Nessun atto di proposizione di giudizio per danni risulta ad oggi essere stato notificato alla Regione in merito al contratto, risalente al 26 giugno 2006 e con scadenza al 31 dicembre 2021, che, come comunicato da ultimo (30 agosto 2012) dalla stessa banca internazionale, ha un valore di 133,597,418,45 euro". E' quanto si legge in una nota dell'assessorato all'Economia della Regione siciliana in merito all'azione che sarebbe stata proposta da Nomura presso l'alta Corte di Londra contro la Regione. "L'assessorato - si legge nella nota - ha da tempo avviato la revisione delle condizioni dei contratti di derivati stipulati negli anni passati dalle Regione, sulla base di atto di indirizzo assessoriale del 19 settembre 2011, nell'ambito delle attività di trasparenza sul fabbisogno finanziario che hanno dato luogo alla pubblicazione periodica del bollettino sul fabbisogno finanziario, sin da ottobre 2011". L'assessorato sottolinea che "a tal fine sono stati avviati una serie di incontri di confronto con tutte le banche controparti delle operazioni in essere nell'ottica della semplificazione delle clausole contrattuali e del perseguimento del massimo risparmio, anche attraverso forme di rinegoziazione che consentano di realizzare un risparmio per il pubblico erario". "I dirigenti dell'assessorato - prosegue la nota - hanno avuto alcuni incontri (l'ultimo il 13 marzo scorso) anche con i responsabili Italia ed Europa di Nomura che ha dovuto prendere atto delle determinazioni della Regione". L'assessorato inoltre "ha avviato una commissione d'inchiesta (nominata con decreto assessoriale del 13 agosto 2012) che sta approfondendo gli atti di gara e le relazioni contrattuali con la Banca d'affari". "Nessuna anticipazione finanziaria - conclude - è stata concessa quest'anno dallo Stato alla Regione, semmai il primo ha provveduto a versare - e con notevole ritardo - (parte delle) somme anticipate dalla Regione per finanziamenti statali".

Caricamento commenti

Commenta la notizia